La seduta

Consiglio regionale, dibattito sulle modifiche alle disposizioni collegate alla legge di stabilità 2021

Tema affrontato in mattinata

Consiglio regionale

Genova. Nella mattina di oggi si è svolto il Consiglio regionale. E’ stato affrontato:

Dibattito sulle Modifiche alle Disposizioni collegate alla legge di stabilità 2021.
Nella seduta del mattino è iniziato il dibattito sul Disegno di legge 65 “Modifica alla legge regionale 29 dicembre 2020, n. 32 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità per l’anno finanziario 2021) ed altre disposizioni di adeguamento”.

Alessio Piana (Lega Liguria-Salvini), presidente della III Commissione Attività Produttive, Cultura Formazione, Lavoro, ha illustrato il disegno di legge: «Il provvedimento nasce per adeguare alcune disposizioni regionali agli impegni assunti dal Presidente della Giunta regionale nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri per modificare o abrogare alcune norme introdotte con la legge regionale n. 32 del 2020 che, in sede di esame, sono state oggetto di rilievi governativi, al fine di evitarne l’impugnativa. L’adeguamento delle disposizioni regionali, avviene secondo testi concordati con i Ministeri competenti». Il presidente ha illustrato gli articolo del disegno di
legge ed ha auspicato la sua approvazione con il maggior numero possibile di consensi.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha rilevato: «Il provvedimento conferma l’improvvisazione presente in molte normative regionali». Il consigliere ha ricordato, fra le normative impugnate dal governo, quelle sulla caccia e sui parchi. «Il governo ha osservato che la riforma regionale sui parchi disciplinava male il settore e ha imposto di rivedere anche il tema dei confini chiedendo un maggior coinvolgimento del territorio». Il consigliere ha chiesto alla giunta «di non utilizzare in futuro il Collegato alla finanziaria per portare in Consiglio normative fatte senza un precedente confronto e approfondimento nella competente commissione consiliare» e ha chiesto un approccio più sistematico e organico sugli argomenti.

Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha condiviso le osservazioni di Garibaldi e ha aggiunto: «Occorre fare un intervento sul metodo nell’elaborazione delle leggi, valorizzando il lavoro delle Commissioni e le competenze che esistono in Consiglio regionale». Il consigliere ha aggiunto: «Questo modo di improvvisare adottato dalla giunta getta discredito sia sulla giunta stessa che sull’Assemblea». «Noi tutti – ha detto – abbiamo un ruolo importante per i cittadini e dobbiamo valorizzarlo».

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha esordito: «Il tema dei parchi è fondamentale e, proprio per questo motivo, avevamo chiesto durante il dibattito in Consiglio sulla legge di bilancio di fare un passaggio nella commissione competente perché sarebbe stato utile». Il consigliere ha aggiunto: «L’interesse della giunta, invece, era di creare steccati sul tema dei parchi». Natale ha aggiunto: «Quello che siamo chiamati a fare oggi non è solo un adempimento formale, ma c’è una questione politica di sostanza perché, evidentemente, quella legge è stata costruita di corsa e le osservazioni del governo devono essere un monito per il futuro».

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha richiamato alla necessità di un metodo che comprenda il confronto nell’elaborazione delle leggi regionali in futuro: «Attualmente – ha detto – c’è un pressapochismo di natura giuridica impressionante» e ha illustrato le osservazioni del governo rispetto alla legge sui parchi, che nel disegno di legge viene corretta. «Su queste vicende non c’è un dibattito, invece – ha detto – dovremmo iniziare un percorso di confronto nelle rispettive commissioni anche per mettere in campo le competenze». Il consigliere ha rilevato che i parchi sono un’opportunità di sviluppo anche economico del territorio.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha esordito: «Oggi siamo di fronte al secondo “tapullo” normativo in due giorni» ricordando l’approvazione, avvenuta ieri, delle modifiche alla legge urbanistica regionale. «La Regione dimostra un evidente sottovalutazione – ha detto – di quanto di importante potrebbero portare i parchi da cui, infatti, dobbiamo cercare di trarne tutto il beneficio possibile». Il consigliere ha rilevato, a questo proposito, l’esistenza di un disegno regionale di semplice conservazione, attraverso la riduzione dei fondi regionali che accentua anche la carenza di organico per fare sorveglianza e manutenzione. Il consigliere ha invitato a organizzare incontri e dibattiti sulla politica dei parchi e a emanare leggi complessive e organiche, «non fatte solo per finire sui social».

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha esordito: «La precedente legislatura ha avuto il record di norme cassate dalla Corte Costituzionale» e ha aggiunto: «Il metodo adottato dalla giunta è pessimo perché il coinvolgimento della minoranza è pressoché nullo» e, a questo proposito, ha rilevato che gli emendamenti della giunta al disegno di legge in approvazione oggi sono stati presentati in aula solo in mattinata e ha chiesto una sospensione della seduta per poter esaminare con attenzione le modifiche proposte dall’esecutivo regionale.

Giovanni Toti, presidente della giunta con delega al bilancio, ha dato la propria disponibilità a illustrare gli emendamenti presentati dalla giunta durante una pausa. In merito alle osservazioni dei consiglieri durante il dibattito Toti ha replicato: «Il contenzioso dal Titolo V nasce nel 2001, e non è un contenzioso di merito rispetto alla bontà o meno di un provvedimento, ma è un contenzioso sulla competenza costituzionale a legiferare sull’argomento». «Per cui credo – ha aggiunto – che andrebbe apprezzato il fatto che modifichiamo alcune leggi sulla base di una leale collaborazione con il Governo, cogliendone lo spunto senza andare in contenzioso». Toti ha aggiunto: «Il fatto che dopo leggi importanti come quella di Stabilità, i Collegati, i Bilanci pluriennali, si vada ad una interlocuzione con gli Uffici per poi andare ad un aggiustamento di quadro normativo sulla base di impegni reciproci snellisce anche il contenzioso costituzionale, che altrimenti si accumula in tutte le Regioni».

Il presidente ha specificato: «Quindi oggi stiamo facendo una discussione sulla base della normale dialettica tra livelli diversi di governo, che è basata non sul merito dei provvedimenti, ma sulle competenze normative a legiferare». Rispetto al tema delle cosiddette leggi “omnibnus”, sollevato da alcuni consiglieri il presidente ha replicato: «Talvolta capisco che il percorso dialettico sarebbe forse più ricco se ogni provvedimento avesse un suo incasellamento e gli “omnibus” o le leggi come quella che facciamo oggi, in cui abbiamo necessariamente toccato alcune cose, hanno senso oggi o non ce l’hanno più, tuttavia – ha detto – da questo punto di vista, non possiamo tutti noi invocare semplificazioni, velocità, e poi, dall’altra parte, pretendere che i percorsi di approfondimento e di confronto dialettico diventino il metro unico con cui si giudica il provvedimento».
Al termine del dibattito è iniziato l’esame degli articoli e degli emendamenti che proseguirà nella seduta del pomeriggio.

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