J'accuse

Alternativa Intemelia «C’era una volta il commercio a Ventimiglia»

«L'auspicio è che tutti i commercianti cittadini, possano darsi sostegno l'un l'altro per far fronte comune nella richiesta di ottenere politiche di sostegno atte a garantire la salvaguardia del settore durante questo periodo di emergenza»

Riviera24- Alternativa Intemelia

Ventimiglia. Fanno sapere quelli di Alternativa Intemelia: «C’era una volta il commercio. I commercianti ventimigliesi non contano più un fico secco nelle scelte politiche cittadine.

Mentre il tessuto commerciale cittadino annaspa per resistere agli effetti della pandemia, i nostri prodi amministratori indicono un nuovo Consiglio Comunale, non per discutere l’adozione di politiche di sgravio a sostegno degli esercenti, ma per approvare nuovi regolamenti che graveranno sempre più sulle tasche già impoverite dei commercianti ventimigliesi.

Speravamo in un Consiglio Comunale ad hoc sul sostegno al commercio in forte crisi, che valutasse una variazione di bilancio da destinarsi a misure di sostegno, come ad esempio lo sconto sui tributi locali o manovre di supporto agli esercenti nel pagamento degli affitti dei locali.

Ma niente di tutto questo.

Anzi, in piena pandemia, dopo un anno di molte chiusure e poche riaperture, la priorità dell’Amministrazione Comunale è stata quella di approvare:

1) Piano del Commercio: che prevede il via libera agli insediamenti commerciali nelle aree del parco Roja (145000 mq), misure minime per le aperture di nuovi pubblici esercizi (chissà sulla base di quali norme di Legge) e si inibisce l’apertura di alcune tipologie di attività in un vasto perimetro cittadino.

2) Regolamento dei dehors: obbligo di sostituire le vecchie attrezzature e strutture per uniformarle in tutta la città, assoggettando così gli esercenti a spese considerevoli. (pratica votata da un consigliere comunale interessato personalmente e con possibile utile ricavabile nell’adozione della delibera).

Due Regolamenti determinanti per il futuro del commercio cittadino, che approvati in piena pandemia, non hanno potuto trovare la piena condivisione dei commercianti, giustamente “distratti” da altre priorità ed impossibilitati a partecipare personalmente alle sedute del Consiglio Comunale.

Chiudiamo con un pensiero dedicato al Mercato settimanale del Venerdì, pochi anna fa cuore pulsante” dell’economia cittadina ed oggi lasciato “naufragare” al suo destino, senza sgravio alcuno, bensì con canone di servizio mercatale fra i più alti di Italia e dovuto al Comune anche nei periodi di sospensione, vedi Covid ed alluvione.

L’auspicio è che tutti i commercianti cittadini, possano darsi sostegno l’un l’altro per far fronte comune nella richiesta di ottenere politiche di sostegno atte a garantire la salvaguardia del settore durante questo periodo di emergenza».

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