Il parlamentino

Ventimiglia, nuovo regolamento dehors: vota “sì” solo la maggioranza

Previsti arredi omogenei, tendaggi dai colori tenui e strutture canna di fucile

Ventimiglia. Dehors tutti uguali, arredi uniformi, tende di colori tenui e strutture color canna di fucile. E’ stato approvato con i soli voti favorevoli della maggioranza il nuovo regolamento per la “disciplina dell’occupazione del suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto annessi a locali di somministrazione di alimenti e bevande”, ovvero per i dehors di bar e ristoranti. Tutti contrari i consiglieri di opposizione.

«Dare uniformità al suolo pubblico, presentare la città più ordinata, più pulita, più verde, più accattivante», ha detto il sindaco Gaetano Scullino, presentando la pratica. Obiettivo, quello dell’amministrazione, sottolineato anche dall’assessore al Commercio Matteo De Villa che ha illustrato nel dettaglio il regolamento con il progetto redatto dall’architetto Roberto Piacentini: «Dare maggiore decoro urbano e un certo ordine fanno parte dei punti fondamentali della nostra amministrazione – ha spiegato l’assessore -. Il progetto prevede quattro tipologie di dehors che si possono realizzare. Un punto importante, sollevato anche da alcuni consiglieri e associazioni di categoria, è quello sul metodo di adeguamento di questi locali, visto che il momento storico è particolare. Abbiamo perciò ritenuto di dare una tempistica adeguata per l’adeguamento dei dehors  e uno sgravio fiscale per chi, nel tempo previsto dal regolamento (tre anni), modificherà il dehors». In pratica chi si adeguerà al regolamento entro tre anni, avrà diritto ad uno sgravio della Tosap fino a cinque anni per un importo corrispondente a quanto speso per la realizzazione del nuovo dehors. «Ovviamente se l’emergenza Covid si dovesse protrarre – ha aggiunto De Villa – Valuteremo un’eventuale proroga per l’adeguamento dei dehors».

Polemiche da parte dei consiglieri di minoranza. «Questo regolamento dei dehors è rivolto ad attività di somministrazione alimenti e bevande. Attività che da mesi non possono lavorare – ha detto Gabriele SismondiniOggi voi, maggioranza, ci portate il piano dei dehors. Vi sembrava il caso, ad oggi, di chiedere a queste persone, anche se previo risarcimento, di affrontare queste spese? Sono profondamente contrario a questa pratica. Inoltre, ho girato tutta l’Europa e io una città con tutti i dehors uguali non l’ho mai vista!». «E la vedrà a Ventimiglia, non è bello?», ha replicato Scullino. «Fare la città con tutti i dehors uguali a me sembra una cosa macabra», ha ribattuto il consigliere.  Concorde anche il consigliere Massimo D’Eusebio: «Non mi piace l’idea che tutti i dehors debbano essere uguali».

Altre perplessità sono state sollevate su alcuni punti del regolamento, come l’impossibilità di nuovi dehors in via Mameli: «Non c’è spazio», ha spiegato De Villa.

Una questione è stata sollevata anche dal consigliere di maggioranza Ino Isnardi (FdI): «Abbiamo quattro bar in via Repubblica: perché loro hanno 3 metri e gli altri locali solo 2? Non lo trovo corretto», ha detto.

«I dehors portano ogni anno 130mila euro al Comune – ha aggiunto Massimo D’Eusebio Lo sgravio previsto è doveroso, visto il momento, ma bisogna fare i conti con minori entrate nelle casse comunali».

Dubbi sono stati sollevati sulla presenza del consigliere Maurizio Rea (lista civica Scullino) in aula durante la discussione della pratica e sulla sua partecipazione alle votazioni. Rea infatti è titolare del Bar Canada in via Aprosio.

 

commenta