Il progetto

Ventimiglia, ecco come sarà la nuova passerella sul Roja fotogallery

Una campata unica di 130 metri che sposa idea di integrazione a livello paesaggistico e cromatico

Ventimiglia. La nuova passerella “Squarciafichi” sarà un’opera avveniristica, ma in continuità con il paesaggio circostante e con le opere che verranno realizzate in città. Il progetto, da circa 6milioni di euro, è stato presentato in anteprima oggi nella sala consigliare del comune di Ventimiglia.

Una campata unica di 130 metri di lunghezza, spiegano i progettisti, «che sposa l’idea di integrazione a livello paesaggistico e cromatico». A vincere, tra i 32 partecipanti al concorso di idee lanciato dall’amministrazione comunale dopo che la tempesta Alex, nella notte tra il 2 e il 3 ottobre scorsi, aveva spazzato via la vecchia passerella, è stata l’associazione temporanea di imprese formata da Exa Engineering Srl, di La Spezia, Sipal Spa di Torino e KK Architetti Associati di La Spezia.

«La bozza progettuale – spiegano i progettisti – Prevede di liberare il decorso del fiume, togliendo le pile in alveo per realizzare una passerella a campata unica per una luce di 130 metri circa. In questo modo sarà garantita una maggiore sicurezza all’attraversamento, che già due volte è stato travolto dalla piena del fiume, togliendo di fatto elementi che rappresentano i punti più deboli e deteriorabili di un attraversamento fluviale e fornendo un netto beneficio per i costi di manutenzione della struttura».

IL PROGETTO. La passerella sarà costituita da una trave scatolare in acciaio a sezione rettangolare di dimensioni crescenti, riprendendo a livello strutturale il rigore concettuale alla base dell’idea progettuale complessiva. Il materiale scelto dai progettisti è l’acciaio corten, che sarà utilizzato sia per il corpo della passerella che per le sponde: una scelta dettata, spiegano i progettisti «dalle proprietà di resistenza del materiale in ambiente fluviale e marino, dalle crome appartenenti alla gamma delle terre dominanti nel paesaggio di riferimento e dalla volontà di ricercare, per quanto distanti, relazioni di continuità con quanto già realizzato sul Nervia anche in ragione del futuro collegamento tra i due fiumi attraverso il completamento del tracciato della Ciclovia Tirrenica e del lungomare».

«Con lo scopo di ridurre l’impatto volumetrico della passerella rispetto a via Trossarelli – spiegano – Si è pensato di allontanare lo sbarco del ponte andandogli incontro in sponda destra con una struttura in calcestruzzo a sbalzo capace di contenere anche le rampe di accesso rimanendo sopra il livello di piena duecentennale. In spalla sinistra, dove l’arrivo della passerella godrà di maggior spazio, sarà creata un’area di sosta, una terrazza panoramica sul fiume con vista privilegiata sul centro storico, ricavata sfruttando meglio l’area spartitraffico che fa da ingresso a piazza Libertà prevedendo limitate modifiche alla viabilità che dovranno essere oggetto di condivisione con l’amministrazione».

«La passerella non ha pile in alveo, per risolvere i problemi idraulici abbiamo adottato questa soluzione drastica, progettando una passerella a campata unica – spiega l’ingegnere Sabatino Tonacci della Exa Engineering Srl (La Spezia) – Ha un’altra singolarità: presenta una sezione variabile, che va da circa 2 metri a 5 metri in mezzeria. Inoltre, la trave che rappresenta la passerella è un percorso che ha una leggera pendenza: si arriva al centro e poi si scende.  Il concetto di questa passerella nasce dal fatto che noi volevamo una forma essenziale, una forma pulita che si integrasse in un territorio anche questo molto caratterizzato da alcune linee, come sono quelle orografiche, le linee delle colline, dei monti. Questa essenzialità l’abbiamo trasferita anche nel nostro design. La trave ha una essenzialità anche strutturale, infatti la resistenza è là dove serve. Man mano che mi allontano verso il centro deve avere più resistenza e quindi l’ampiezza diventa maggiore. Le linee cercano sia da un punto di vista cromatico che grafico di integrarsi nel territorio.  Replichiamo la tipologia di questo percorso anche sugli argini, che vengono rialzati. Soprattutto in sponda sinistra, dove la situazione è più critica, rialziamo l’argine con lo stesso materiale: corten, acciaio con trattamento naturale». 

A presentare il progetto, oltre all’ingegnere Tonacci, erano presenti anche l’ingegnere Eugenio Pulsinelli (Exa Engineering), l’ingegnere Adriano Turso (Sipal Spa) e gli architetti Tiziana D’Angelantonio e Simone Maggia dello studio KK Architetti Associati.

IL COSTO. Il costo totale dell’opera si aggirerà intorno ai 6milioni e 300mila euro, di cui circa 1milione e 700mila euro per la passerella, oltre 2milioni per i lavori, 800mila euro di Iva e altre centinaia di migliaia di euro tra indagini geologiche e lavori accessori, come l’innalzamento degli argini del fiume Roja e lavori di miglioramento degli spazi circostanti l’opera.

Soldi, questi, che al momento il Comune non ha ancora. Ma il sindaco Scullino è fiducioso: «Ci sono idee importanti per reperirli – spiega – Prima non conoscevamo i costi e quindi non potevamo far partire le richieste». E per i tempi: «Quando avremo i finanziamenti in cassa potremo bandire la gara. Per giugno/luglio avremo il progetto definitivo-esecutivo, contiamo di indire il bando entro settembre».

L’APPELLO A TOTI PER UN COMMISSARIO. «E’ un’idea di passerella che a mio parere è molto interessante, bella e funzionale – dichiara il sindaco Gaetano Scullino -. Già dal fatto che non ha pile centrali porta una miglioria, cercando di dare una risposta puntuale al luogo in cui è ubicata la passerella. Sarà costruita nella stessa posizione, perché hanno ritenuto che ci sia una continuità tra il centro commerciale di Ventimiglia, la zona della marina, il nuovo porto e il centro storico». Per accelerare i tempi, Scullino auspica l’intervento di un commissario, come per la realizzazione del ponte Genova San Giorgio: «La scelta va alla Regione, naturalmente, ma auspico l’intervento di un commissario perché abbiamo visto cosa vuol dire averne uno per la ricostruzione, con l’esempio di Genova. Risparmieremmo circa 6 o 7 mesi». 

LA STORIA. Sono tre le passerelle realizzate e poi crollate a Ventimiglia. Due di queste sono state spazzate via dalla furia del fiume Roja.  La prima passerella in ferro, su progetto dell’ingegnere Giacomo Vallerga, è stata costruita nel 1893 e nel 1943, durante l’occupazione tedesca, venne demolita dai nazisti per costruire cannoni. Tra il 1950 e il 1951, il Genio Civile costruì la seconda passerella, questa volta in cemento che il fiume Roia distrusse il 14 novembre del 1958 durante una disastrosa alluvione. La terza passerella è la cosiddetta “passerella Squarciafichi”, costruita nel 1960 e crollata nella notte tra il 2 e il 3 ottobre scorso a causa della tempesta Alex. 

rendering passerella ventimiglia

rendering passerella ventimiglia

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