Sanremo. Quattro microcellulari nascosti in un pacco di zucchero all’interno di una cella. E’ quanto hanno trovato sabato gli agenti della polizia penitenziaria in un blitz nel padiglione C di Valle Armea, a Sanremo. A riferirlo è il segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria Fabio Pagani: «Il reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Reclusione di Sanremo ha portato a segno una brillante operazione – dichiara il sindacalista – Rinvenendo 4 microtelefoni cellulari sapientemente occultati all’interno di un “pacco di zucchero” in una cella del Padiglione C di Valle Armea»
«Se plaudo alla buona notizia del ritrovamento dei cellullari – commenta Pagani – Ovviamente non sfugge alla mia attenzione la circostanza che essi siano stati fraudolentemente e pericolosamente introdotti all’interno di un carcere, peraltro di particolare interesse per la sicurezza nazionale».
E ancora: «La Polizia Penitenziaria è costretta quotidianamente ad affrontare immani difficoltà, anche nel contrasto alla criminalità organizzata e alla minaccia terroristica incombente. Introdurre e detenere telefonini in carcere è un reato punibile con condanne da uno a quattro anni».
«Colgo l’occasione per rivolgere il plauso della UIL alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria di Sanremo – conclude – Esortandoli a proseguire senza sosta con la consueta perizia nell’impegno istituzionale. E’ evidente come l’introduzione di oggetti e/o sostanze proibite all’interno dei penitenziari alimenta loschi affari e la Polizia Penitenziaria di Sanremo seppur in grave carenza organica, ancora una volta ha dimostrato la presenza dello Stato , ora però la politica economica del Governo Draghi deve cominciare ad incidere sostanzialmente sulla carenza degli organici della Polizia Penitenziaria che impedisce di articolare servizi di prevenzione e controllo sistematici ed efficaci».
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