Il caso

Ospedaletti, il Piccadilly è da abbandonare. Si cerca una nuova sede per vigili, biblioteca e palestra

L'amministrazione Cimiotti è alle prese anche con il tentativo di trovare una nuova sede per la stazione dei carabinieri

piccadilly ospedaletti

Ospedaletti si prepara a dire addio al Piccadilly, storico fabbricato di corso Regina Margherita, ai tempi d’oro della movida teatro della “Dolce Vita” rivierasca, appellativo che diede il nome alla discoteca per signori e signore chiusa ai primi anni del 2000.

L’edificio, le cui funzioni furono stravolte dall’arrivo dal commissario prefettizio nel 2003, ospita attualmente un baretto e un ristorante al pian terreno, mentre al posto della vecchia sala da ballo al piano superiore vi trovano spazio gli uffici dei vigili e, ancora più su, la palestra di judo. Scendendo le scale verso mare, a sinistra c’è la stazione dei carabinieri, a destra la biblioteca civica.

In seguito al cedimento che ha interessato il balcone dell’alloggio di un militare nelle scorse settimane, l’amministrazione Cimiotti era corsa ai ripari “ingabbiando” con un cantiere lampo l’intera struttura e iniziando una larga opera di messa in sicurezza. Opera che, nonostante l’investimento stimato in alcune centinaia di migliaia di euro, non sarà sufficiente a rimettere in totale sicurezza il Piccadilly, destinato, quindi, a rimanere uno scheletro vuoto in attesa che qualche privato lo compri dal Comune e lo demolisca per ricavare cubature utili ad altri fini nel terreno antistante il vicino belvedere.

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Vecchio e fatiscente, sistemare il Piccadilly sarebbe troppo oneroso per le casse del municipio: meglio abbandonarlo. A confermare le ipotesi in discussione è stato lo stesso sindaco della Città delle Rose Daniele Cimiotti, al lavoro per trovare una nuova collocazione sia per gli uffici della polizia locale che della biblioteca civica, per la palestra di judo e per la stazione dei carabinieri.

Di certo al momento c’è solo l’imminente spostamento del judo nei locali che sono stati ricavati in via Isnart, al posto degli uffici del basket club. La palestra della pallacanestro è in corso di ristrutturazione grazie a dei fondi per l’efficientamento energetico. Nelle maglie di questo intervento è stata ricavata una nuova palestrina di 56 metri quadri che ospiterà, appunto, le attività del judo.

Diverso e più incerto il futuro del comando dei vigili urbani e della biblioteca. Al vaglio dell’amministrazione comunale ci sono diverse ipotesi di trasferimento. La principale alternativa sarebbero gli spazi di via Matteotti (sotto il bar Alexandra), attuale sede di Ospedaletti Emergenza, di alcuni ambulatori e in passato anche di un centro giovanile. Qui potrebbero trovare posto sia i vigili che l’importante raccolta libraria della biblioteca. I volontari del soccorso verrebbero portati sotto il campo da calcio dove sono stati ricavati di recente dei magazzini piuttosto ampi.

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Più articolato il caso della caserma dei carabinieri. Le prime indiscrezioni hanno fatto emergere le trattative in corso tra Comune e Prefettura di Imperia per l’ex sede della Banca di Novara. Soluzione onerosa ma ottimale per posizione, già dotata di vetri antisfondamento e con parcheggi per 7 o 8 vetture. Sul piatto ci sarebbe anche la torre Saracena. L’immobile storico è stato ristrutturato ex novo negli scorsi anni e avrebbe locali adeguati allo scopo. Rimarrebbe da scogliere il nodo degli alloggi dei militari dell’Arma che potrebbero essere ricavati in altre proprietà immobiliari del municipio.

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