Natura

Nuovo appuntamento con il nostro mare organizzato dal Lions Club: «L’importanza del Ponente ligure per i cetacei»

A spiegare le peculiarità di questi veri e propri paradisi sommersi, tanto amati dai subacquei, sono stati i biologi marini Francesca Notari, socia del club Riva S. Stefano, e Davide Ascheri, presidente e coordinatore dell’associazione Delfini del Ponente APS

Taggia. Si è svolto ieri sera il terzo appuntamento in videoconferenza legato al nostro mare e ai fondali del Ponente ligure organizzato dal Lions Club. A farsi promotore dell’evento di informazione e sensibilizzazione è stato, questa volta, il club Riva S. Stefano Golfo delle Torri in collaborazione con il club Arma e Taggia. Durante questo nuovo incontro, dal titolo ‘L’importanza del Ponente ligure per i cetacei’, si è parlato di due habitat subacquei unici e della loro importanza per i delfini, i capodogli e le balenottere molto presenti davanti alle nostre coste. Stiamo parlando della secca di Santo Stefano e del canyon sottomarino di Arma.

A spiegare le peculiarità di questi veri e propri paradisi sommersi, tanto amati dai subacquei, sono stati i biologi marini Francesca Notari, socia del club Riva S. Stefano, e Davide Ascheri, presidente e coordinatore dell’associazione Delfini del Ponente APS.

«Il Mar Ligure – ha spiegato Ascheri – è una grande risorsa. Fa parte del santuario dei cetacei ed è una delle zone più importanti sotto questo aspetto dell’intero Mediterraneo»
«Le particolarità climatiche, dei fondali e delle correnti fanno sì che questo sia un habitat ideale per i cetacei che qui compiono il loro intero ciclo vitale» ha aggiunto il biologo che durante la serata ha mostrato alcune spettacolari foto di delfini, capodogli e balenottere, scattate proprio nelle acque davanti a Santo Stefano al Mare e Arma di Taggia. Nel nostro mare, anche a distanze ravvicinate proprio per la grande profondità sotto costa, è possibile ammirare balenottere comuni, capodogli, delfini tursiopi, stenelle striate, zifii, grampi e globicefali.

La biologa Notari ha aggiunto: «È proprio la vicinanza tra la secca e il canyon a creare un ecosistema unico che favorisce la presenza dei cetacei. La profondità del canyon mantiene la temperatura della secca piuttosto costante anche nei mesi estivi creando un ambiente estremamente prolifero dove abbiamo la presenza di praterie di Posidonia, vera e propria nuersery per molte specie, e del coralligeno. Per questo motivo tutta l’area è di fondamentale importanza anche per un coinvolgimento più ampio della popolazione, un’opportunità di turismo e sviluppo ecosostenibile da difendere e tutelare».

Immancabile un focus sulla prevenzione e i danni che alcune attività antropiche, come l’abbandono delle reti o di rifiuti in mare, possono causare danneggiando irrimediabilmente
questo ecosistema tanto unico e fragile quanto delicato. Presente alla serata anche il governatore distrettuale Senia Senio che, insieme ai presidenti dei club Silvana D’Aloisio (Riva S. Stefano) e Carlo Ascheri (Arma e Taggia), ha dichiarato:«Conoscere, approfondire e apprendere si traducono in rispetto e amore. Le ferite che vengono inflitte all’ambiente sono spesso dovute all’ignoranza. Questi momenti hanno questo scopo: far conoscere per tutelare il nostro territorio e la natura che ci circonda»

LE FOTO DEI TURSIOPI SONO DI DAVIDE ASCHERI

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