Le interviste

Italia rossa-arancione, la confusione regna sovrana: «Quando finirà la tavolozza dei colori?»

Le opinioni della gente sui continui cambi di zona che non hanno risparmiato la Liguria

Sanremo. L’Italia “gialla” si appresta a diventare arancione, colore ben noto all’estremo Ponente ligure. Nel fine settimana di Pasqua, poi, tutta la Penisola dovrebbe diventare temporaneamente rossa, fatta eccezione per la Sardegna che è attualmente l’unica regione bianca della nazione. Sono queste le ultime novità contenute nella bozza di decreto legge che si appresta a firmare il governo Draghi. Un “valzer di colori” quello in corso – come viene definito dagli intervistati – che sta mandando in confusione un po’ tutti.

leggi anche
controlli anti covid sanremo
Al vaglio
Coronavirus, bozza Dl: tutta Italia in zona rossa a Pasqua e Pasquetta

Ecco allora che le opinioni della gente, registrate dal nostro microfono in un pomeriggio qualunque come quello di oggi, riservano uno spaccato del pensiero comune sul perdurare dell’emergenza e sui continui cambi di colore che contraddistinguono, da qualche settimana a questa parte, soprattutto il Ponente ligure.

«Ieri ho commentato il post del presidente Toti chiedendogli se stesse scherzando, racconta Martina, a casa dal lavoro da un anno a causa del Covid. Due giorni fa Toti aveva dichiarato che saremmo tornati in giallo, ieri che saremmo passati in arancione. Peccato che Sanremo fosse già in arancione, quindi cosa vinciamo? Una giornata di zona gialla?», chiosa ironicamente. A lei si aggiunge l’amica Federica: «Quando finirà la tavolozza dei colori forse torneremo alla normalità. Grazie al Covid ho paura che il mio contratto di lavoro in scadenza non venga rinnovato, sono molto preoccupata».

Tanti gli studenti che questo pomeriggio si sono permessi un giro in Vasca sotto il sole di marzo. Tra questi Francesco: «Ho un’amica che vive in Sardegna che mi ha spiegato come funziona nelle zone bianche: coprifuoco allungato e ristoranti aperti la sera. Credo che tutte queste restrizioni e cambi di colore stiano mandando in difficoltà tante aziende. Da studente delle superiori che sta sperimentando la didattica a distanza posso dire che è un danno per tutti, figuriamoci per gli alunni più giovani che frequentano elementari e medie. Il mio pensiero va a loro».

Emblematico il caso dell’aiuto cuoco Atal che in Italia aveva trovato una vita migliore e che questa sera via Matteotti la attraversa per l’ultima volta, valige al seguito, prima di ripartire per il suo paese d’origine, il Bangladesh. «Il  coronavirus non è colpa di nessuno ma cosa devo fare? Ho perso il lavoro perché i ristoranti sono chiusi. Sono costretto a tornare a casa: senza lavoro la mia famiglia è in mezzo a una strada. In Bangladesh il governo offre gratuitamente alla gente anche i tamponi oltre che i vaccini. In Italia un tampone costa 70 euro, come faccio a permettermelo se non c’è lavoro?».

L’unico che ha le idee chiare è Marco: «Dalla settimana prossima la Liguria passerà in arancione, questo è ormai certo. Finché tutti non saremo vaccinati o protetti non ci sarà scampo, andremo avanti con questo tira e molla continuo».

commenta