Sanità

Imperia, lotto AstraZeneca ABV5811. Dopo un decesso in Piemonte nuovi sequestri cautelativi in tutta Italia

La partita era stata utilizzata nell'Imperiese per l'avvio delle vaccinazione agli insegnanti. Le rassicurazioni del presidente Toti e dell'Ordine dei medici

vaccino covid

Imperia. Sono scattati in tutta Italia i sequestri cautelativi disposti dalla procura di Biella e relativi al lotto ABV5811 di AstraZeneca del quale alcune dosi sono state somministrate anche in provincia di Imperia, in particolare per l’avvio della campagna vaccinale scattata sabato scorso e dedicata agli insegnanti.

Stando alle informazioni provenienti dal Piemonte, dove si è registrato il caso di un decesso di una persona vaccinata con fiale provenienti dal lotto ABV5811 e che non presentava patologie pregresse gravi, la procura avrebbe disposto il sequestro cautelativo anche a seguito della decisione della Regione Piemonte di sospendere l’uso su tutto il territorio regionale del lotto in questione.

Nella nostra provincia, da questa mattina sono partite le vaccinazioni presso gli studi dei medici di famiglia di quei pazienti – contattati direttamente – con patologie croniche o a rischio. Al momento risultano alcuni annullamenti dovuti all’ansia che le notizie hanno provocato, anche se nessuna correlazione tra decessi e vaccini può essere dimostrata. In questi casi i dottori di medicina generale preferiscono riprogrammare gli appuntamenti.

Nel comparto scuola, intanto, a seguito delle prime vaccinazioni effettuate tra sabato e domenica (circa un migliaio), sono state diverse le defezioni di insegnanti segnalate negli istituti scolastici della provincia di Imperia, causate dall’insorgere di sintomi comuni come il mal di testa, dolori muscolari e la febbre. Sintomi che vengono accusati in maniera particolare dai più giovani che hanno una risposta immunitaria tendenzialmente più decisa e immediata. Al momento non si hanno notizie di casi verificati di insegnanti con sintomi gravi e le vaccinazioni in Asl1, su tutte le categorie interessate, proseguono come da programma. Non è escluso che a causa dei sequestri in corso dei Nas, alcune fiale del lotto ABV5811 possano essere ritirate in via precauzionale, così come avvenuto la scorsa settimana quando i Nas avevano sequestrato le dosi rimanenti del lotto ABV2856, dal quale erano state prelevati gli oltre 3800 vaccini somministrati ai lavoratori frontalieri, senza per altro che fossero segnalate gravi reazioni avverse anche solo per uno dei frontalieri vaccinati.

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«Molto banalmente secondo la task force ligure, come qualsiasi altro tecnico del settore può spiegare, di fronte a un numero così ampio di vaccini, alcune reazioni purtroppo sono un numero statistico, è chiaro che le avremo”. Aveva dichiarato in mattinata il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a Radio Capital. «Purtroppo AstraZeneca è un vaccino che è stato veramente ‘venduto male’ all’ opinione pubblica. Se ogni volta che accade una reazione in una campagna di vaccinazione che riguarda milioni di persone, si arriva addirittura a indagare il medico e l’infermiere che l’hanno somministrato, credo che non ci aiutiamo. Mi sottoporrei tutta la vita a un vaccino AstraZeneca, non vedo l’ora – ha sottolineato il presidente. Sto aspettando diligentemente, lo ha fatto il Presidente della Repubblica… non ho intenzione di saltare la coda in alcun modo, ma se questo dovesse servire, il mio braccio è a disposizione» (Fonte Ansa).

«In questo momento non è stata stabilita alcuna correlazione causa-effetto, c’è solo una correlazione temporale, quindi oggi non abbiamo motivi per dire che AstraZeneca non sia sicuro. Il problema è stata la comunicazione fatta e che dev’essere invece molto chiara». Ad evidenziarlo era stato il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto. «Far uscire un comunicato in cui si dice che vengono sospesi i vaccini a prescindere dal lotto – osserva – ha creato allarme, perché quello che si poteva capire è che poteva esserci un problema non legato al singolo lotto. Poi si è fatta marcia indietro, dicendo che si sospendeva solo quel lotto, però a quel punto si era già creata preoccupazione».

Nella nota rilasciata dalla Procura di Biella si specificava che il «provvedimento cautelare è stato attuato in quanto, sebbene allo stato non vi sia alcuna evidenza scientifica che permetta di stabilire con certezza la sussistenza di fattori causali o concausali tra la somministrazione del vaccino “AstraZeneca” e il decesso di Tognatti Sandro (musicista piemontese deceduto la notte di sabato alcune ore dopo la somministrazione), tuttavia, la concomitanza temporale tra il decesso del predetto e la somministrazione del vaccino rientrante nel lotto ABV5811, unitamente all’assenza di patologie pregresse o concomitanti ‘gravi’, non può escludere – allo stato – la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato».

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