La situazione

Covid in Liguria, Gratarola: «Buona gestione dei posti letto, non abbiamo mai superato la soglia del 40%»

«L’aumento della circolazione virale ha generato un aumento di richiesta di ospedalizzazione di media intensità e anche in terapia intensiva, prevalentemente nei due distretti di Ponente, cioè di Ventimiglia e di Sanremo»

coronavirus

Genova. «Si chiude una settimana un pochino più complicata delle altre perché, come era prevedibile, l’aumento della circolazione virale, che poi in qualche modo è quella che ha portato all’aumento dell’Rt, ha generato anche un aumento di richiesta di ospedalizzazione di media intensità e anche in terapia intensiva. Prevalentemente questo è nato nei due distretti di Ponente, cioè di Ventimiglia e di Sanremo. L’aumento è legato al cluster, alle varianti e al fatto che la Liguria non ha confini impermeabili, con attorno regioni praticamente tutte rosse» – dichiara Angelo Gratarola, responsabile Diar Emergenza-urgenza e direttore della struttura di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Policlinico San Martino.

«Come avevamo già preannunciato venerdì scorso, l’aumento dei ricoveri è avvenuto, ma in misura più contenuta, perché le restrizioni adottate con le ordinanze, in modo chirurgico, hanno attenuato sicuramente l’effetto sugli ospedali. Inoltre il fatto che abbiamo comunque un’organizzazione ospedaliera ormai rodata da un anno permette di assorbire movimenti in termini di richieste, anche da parte delle altre Asl o degli altri ospedali» – afferma.

Non dimentichiamo poi che la vaccinazione ha tagliato la parte più vulnerabile, gli ottantenni, che sono sostanzialmente quelli che necessitavano maggiormente di ricovero ospedaliero e di terapie intensive: abbassando l’età media abbiamo persone infette ma più attrezzate, con minore comorbidità e che rispondono quindi meglio alla malattia. Non abbiamo mai superato la soglia di rispetto indicata dal ministero del 40% per la media intensità e siamo stati a cavallo del 30% per la terapia intensiva. Ritengo che questa buona gestione dei posti letto in tutta la Regione, con un mutuo sostegno tra Asl e ospedali, abbia portato addirittura a poter dare una mano all’Abruzzo, con piccolo contributo: arriverà al Policlinico San Martino un paziente proveniente da Pescara» – sottolinea.

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