La polemica

Accordo Corecom per portare la rete mobile su strade e ferrovie, il presidente Tofi furioso: «Muzio non faccia il maestro»

Il consigliere regionale di Forza Italia e Liguria Popolare si era "intestato" il risultato ottenuto

Muzio e Tofi

Sanremo. Non gliele manda a dire il presidente del Corecom l’avvocato sanremese Vinicio Tofi al consigliere regionale di Forza Italia-Liguria Popolare Claudio Muzio che, questo pomeriggio, avrebbe “osato” – secondo l’esponente dell’ente regionale di garanzia sulle comunicazioni, nominato in quota Lega – rivendicare come suo l’accordo raggiunto tra il consorzio regionale e gli operatori della telefonia mobile, un accordo volto a porre le basi per la copertura delle infrastrutture oggi fuori dalla rete: galleria autostradali, ferroviare e strade statali.

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«Rimango sorpreso e basito nel leggere il comunicato di Forza Italia del consigliere Muzio sull’accordo raggiunto dall’ente che rappresento poiché vi sono contenute delle enormi inesattezze, per essere gentili», spiega Tofi. Dalle parole lette traspare la volontà di volersi intestare una vittoria che si basa esclusivamente sull’iniziativa del Corocom, partita nel 2018 e tuttora in corso, per cercare di trovare una soluzione all’importante problema della mancanza di connessioni sulle reti mobili nei trasporti liguri sia ferroviari che autostradali.

Vorrei sottolineare – continua il presidente – come il Corecom si sia dovuto muovere da solo senza nessun supporto, benché meno quello del consigliere Muzio, senza avere capacità sanzionatoria o fondi destinati allo scopo, essendo il nostro un ente di garanzia e controllo. Fa specie che ci si voglia intestare una situazione, usando un atteggiamento poco ortodosso in quanto sembra quasi che il maestro voglia bacchettare lo scolaretto. Mi stupisco anche che il consigliere abbia allegato al suo comunicato una foto che ci immortala insieme, scattata in un’occasione diversa da quella rappresentata. A lui vorrei ricordare che il Corecom è un organismo indipendente e tale deve rimanere.

Tutti gli interventi politici che ci sono stati, sono successivi all’operatività del Corecom. Premetto che non abbiamo fatto poi nulla di eccezionale – continua Tofi -, abbiamo cercato di riunire intorno a un tavolo tutti gli operatori sia della telefonia che dei trasporti, nonché le società specializzate nella realizzazione delle strutture, mettendoli tutti intorno a un tavolo, cercando di trovare una via condivisa per superare le difficoltà infrastrutturali che pesano sul cittadino e sulla sua sicurezza».

Conclude il presidente del Corecom: «Muzio dovrebbe ricordarsi di fare parte di un ufficio di presidenza che è in grande ritardo su tante cose, tra le quali l’approvazione del prossimo programma di attività dell’ente che rappresento. Questi tentativi di prendersi meriti che non si hanno da parte di gente che dovrebbe pensare al proprio lavoro, dovrebbero portare qualcuno a riflettere prima di parlare».

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