Restrizioni

Ventimiglia, code per la Francia. Gendarmi fermano ogni veicolo alla frontiera fotogallery

Maggiori ripercussioni al valico di Ponte San Luigi

Ventimiglia. Code per raggiungere la Francia. Stamani con la nuova stretta imposta dal governo Macron per contenere i contagi da Covid-19, le autorità francesi richiedono a chi entra nel Paese l’esibizione di un test molecolare (Prc) da effettuare nelle 72 ore precedenti l’arrivo in Francia. L’obbligo riguarda i viaggiatori che abbiano compiuto 11 anni e che raggiungano la frontiera in aereo, treno, auto, nave o con qualsiasi altro mezzo di trasporto.

Sono esentanti dal presentare il tampone, spiega il ministero degli Esteri francese, i lavoratori frontalieri, i trasportatori e i residenti nei territori confinanti entro 30 km dal proprio domicilio. Ma le restrizioni, ovviamente, colpiscono soprattutto i lavoratori, che stamani si sono trovati in coda sia al valico di frontiera di Ponte San Ludovico che in quello di Ponte San Luigi. Mentre nella frontiera bassa i controlli procedevano spediti in quanto i gendarmi hanno organizzato tre corsie per i controlli, a Ponte San Luigi si è registrato un km di coda.

«Ecco nuovamente una decisione unilaterale che crea problemi nei rapporti transfrontalieri, all’economia di confine, ai lavoratori frontalieri, a chi si trova a dover oltrepassare la frontiera per giustificati motivi – ha dichiarato il deputato ventimigliese della Lega Flavio Di Muro – La soluzione? È da un anno che propongo a questo governo di adottare un accordo bilaterale con la Francia per una condivisione di regole e modalità di controllo nelle zone di confine. Anche il Parlamento, su mia proposta, si è espresso per una risoluzione di questa situazione ma il Governo continua a non occuparsene».

Più informazioni
leggi anche
coda frontiera
Il commento
Disagi alla frontiera tra Italia e Francia, l’assessore regionale Scajola: «Quanto accaduto non può più ripetersi»
commenta