"disantropizzazione"

«Un giorno ritornerà anche l’orso», se ne va l’uomo ed arriva la natura nell’entroterra del Ponente

L'intervista a Valentina Borgna, tecnico faunistico del Parco Regionale delle Alpi Liguri

Sanremo. «Sono convinta che un giorno ritornerà anche l’orso». Se ne va l’uomo dal nostro entroterra e ritornano gli animali. Un processo che potremmo chiamare di “disantropizzazione” del quale abbiamo parlato, tra gli altri argomenti, con Valentina Borgna, tecnico faunistico  del Parco Regionale delle Alpi Liguri.

Lo spunto viene dal fototrappolamento, effettuato lo scorso dicembre, di una genetta nella zona di San Romolo. Si tratta di un animale raro in Europa (un viverride) che è da poco arrivato nelle nostre terre, proveniente dalla Spagna, ultimo di una lista zoologica dei nuovi arrivi nell’areale delle Alpi Liguri. Anche se per molti bisognerebbe dire “nuovi ritorni”. «Il lupo è ricomparso, proveniente dalla Francia, circa trent’anni fa – spiega Borgna – ora sembra lo faccia anche il cervo».

E non sono i soli che stanno rioccupando quegli spazi che, a partire da dopoguerra, sono stati progressivamente abbandonati dalla presenza umana, andando ad affiancarsi ad altre specie presenti solo nel ponente e che costituiscono un patrimonio di biodiversità unico. Esempio ne è, tra gli altri, la Valle Argentina, dove dai duemila metri e più del Saccarello si arriva, proseguendo la sua orografia fino in mare, nel santuario dei cetacei a quasi la stessa misura, ma questa volta in profondità. In terra ci sono cervi, lupi, daini, in val Roja anche lontre, aquile ed il gallo forcello, quest’ultimo, residuo dell’ultima glaciazione, nel suo areale più meridionale.

Molti animali come la lince, sempre secondo la naturalista, potrebbero essere presenti da anni sulle nostre montagne ma nessuno è mai riuscito ad osservarli, a causa della loro elusività. Solo di recente è stato di nuovo avvistato in Liguria il gatto selvatico. Borgna ricorda anche quando nell’imperiese era stato introdotto il daino, per volontà dell’allora presidente Sandro Pertini. Purtroppo questi ungulati sono stati sterminati dai bracconieri, vera piaga dell’habitat alpino marittimo così come in altri areali.

Borgna è però fiduciosa nel futuro, ipotizzando anche il ritorno di un grande onnivoro come l’orso, del gli ultimi esemplari erano stati uccisi ad inizio ‘900 nei pressi di
Pigna. Chi spaventa un po’ è invece il gatto domestico, che se rimesso allo stato brado rischia letteralmente, in quanto spietato cacciatore dalla dieta carnivora molto variegata, di sterminare interi ecosistemi.

commenta