Sanremo

Quando in via Matteotti si raccoglievano le firme contro l’isola pedonale. Borea, Zoccarato e Biancheri: «Ora riqualificare l’ex stazione» fotogallery

Dopo oltre un decennio si chiude l'opera che ha cambiato il centro di Sanremo. La parola ai sindaci

Generico febbraio 2021

Sanremo. Mancano una decina di giorni alla conclusione dei lavori dell’ultimo tratto di isola pedonale in via Matteotti. Per la Città dei Fiori un’opera faraonica che ha incrociato i destini di tre distinte amministrazioni comunali. Un totale di 12 anni di cantieri. E dire che i primi anni furono scanditi dalle proteste dei commercianti (non tutti), pronti alle barricate pur di opporsi al progetto.

A distanza di 12 anni, il  volto della Città dei Fiori è in parte cambiato e con il tempo il nuovo ha fatto dimenticare poco alla volta cos’era la vecchia via prima del restyling. Nel 2006, a tre anni dell’inizio dei lavori, l’Italia vinceva i mondiali di calcio battendo in finale la Francia. Le auto passavano a carosello in via Matteotti e i tifosi le scuotevano una per una fino quasi a cappottarle. Sembra preistoria se si guarda alla “Vasca” oggi.

Eppure via Matteotti, insieme alla ciclabile, alla riqualificazione di Corso Mombello, del Forte di Santa Tecla, a cui si somma il rifacimento di piazza Borea d’Olmo, ha rappresentato per Sanremo, metaforicamente parlando, uno di quei treni che quando passano non si possono perdere. Ironia della sorte e della politica, i binari di questo tragitto li aveva posizionati l’ultima giunta caduta per un colpo di Palazzo. E così che, a lavori appaltati, la prima pietra  scivolò dalle mani del sindaco Borea a quelle del commissario prefettizio Umberto Calandrella. «Appena insediata, la mia amministrazione ha lavorato da subito su un progetto che avesse l’ambizione di rendere più bella la  città, racconta Claudio Borea. In questo senso via Matteotti era sicuramente una delle opere più qualificanti in un’ottica turistica e di riqualificazione del centro urbano. Dopo 4 lunghi anni di progettazione, di iter burocratico e dopo aver ottenuto cospicui fondi europei, siamo riusciti come ultimo atto a deliberare i lavori. Credo che via Matteotti, insieme alla pista ciclabile, sia stata l’opera più significativa che abbia visto Sanremo nell’arco degli ultimi vent’anni. La vedo come il fiore all’occhiello con cui presentiamo Sanremo ai turisti.

Quando siamo partiti l’amarezza di ricevere forti critiche è stata tanta, ma adesso è con un sorriso che passeggio in via Matteotti guardando le vetrine dei negozi e dei bar che allora non capivano l’importanza strategica dell’isola pedonale. Chi raccoglieva le firme per chiedere il rinvio dei lavori, quando mi vede passare mi offre un caffè. Erano tempi in cui c’era chi andava contro il sindaco Borea a prescindere per questioni politiche. Dal canto mio posso dire di aver sempre lavorato pensando al bene di Sanremo. E forse il tempo mi ha dato ragione».

Dal marzo 2009 al settembre 2010 verrà portato a termine il primo lotto partito dall’Ariston dopo il Festival e giunto all’incrocio con via Feraldi. Anni in cui le auto potevano ancora transitare da piazza Colombo in piazza Borea (quando era un parcheggio) e dalla stessa via Feraldi verso il Ponente. Poi un periodo di “mezzo” prima che partisse il secondo tratto portato avanti dalla giunta di Maurizio Zoccarato. Per dei mesi tra il cinema Centrale e il Casinò ci fu un ibrido fra via pedonale e via carrabile. Si era pensato di sventrare i marciapiedi, togliere i parcheggi e colorare l’asfalto di giallo, simulando – malamente – un’isola alla francese, dove le auto possono transitare ma in orari limitati. Nella via Matteotti delle polemiche, invece, auto e pedoni si incastravano come maglie di una cerniera.

«Quando si è insediata la mia giunta – prosegue, raccogliendo il testimone, l’ex sindaco Zoccarato – uno dei primi problemi che ci eravamo posti era quello di cercare di terminare i lavori il più velocemente possibile per dare risposte alle preoccupazioni sollevate dai commercianti. Abbiamo proseguito, quindi, sulle orme lasciate dal sindaco Borea, cercando di approntare alcune migliorie al progetto. Non è un caso se il secondo lotto, per intenderci quello che va dalla casa da gioco al cinema Centrale, sia stato fatto con materiali qualitativamente migliori, pensando anche all’arredo urbano che si integrasse con via Roma e Corso Mombello. Mi fa piacere ricordare anche che la mia amministrazione aveva ereditato un cantiere in Corso Mombello, fermo da anni e che siamo riusciti a concludere ampliando i marciapiedi e eliminando i parcheggi. Altra scelta giudicata impopolare dai commercianti, che non raccolse i favori della critica così come l’idea dell’isola pedonale in via Matteotti. Per fortuna la storia ha dato ragione alle nostre amministrazioni. Per me – conclude Zoccarato – via Matteotti è la classica opera, frutto di un lavoro di tre giunte, simbolo di collaborazione tra parti politicamente anche opposte ma che hanno pensato all’interesse della città».

In piena continuità, l’intuizione della giunta Borea (centrosinistra), portata avanti da quella del sindaco Zoccarato (centrodestra), andrà a concretizzarsi con le due amministrazioni Biancheri. Il primo passo dell’ex assessore del sindaco Borea, promosso dai cittadini alla guida della città, sarà l’avvio dei lavori al Forte di Santa Tecla. Un’altra di quelle opere comprese nel progetto “Pigna-Mare” che porterà una zona di fatto degradata a risplendere.

«Con il completamento di via Matteotti si chiude finalmente il cerchio di una straordinaria opera di riqualificazione avviata quasi 13 anni fa con il sindaco Borea, che decisa la coraggiosa e lungimirante pedonalizzazione della strada, poi sarà proseguita dal sindaco Zoccarato. Commenta il sindaco Alberto Biancheri. Due anni fa abbiamo finanziato e avviato le opere per l’ultimo lotto che si sta concludendo in questi giorni, e che ha interessato l’ultimo tratto di via Matteotti e la completa riqualificazione di Piazza Borea d’Olmo. La piazza in particolare, che era rimasta per anni con l’asfalto e la fisionomia del vecchio parcheggio macchine, ora che è stata riqualificata e rivalutata potrà conoscere un nuovo impulso commerciale e turistico, non appena la pandemia allenterà la sua presa e potremo ricominciare ad organizzare eventi».

Senza conoscere l’uno le risposte dell’altro, per tutti e tre i sindaci non ci sono dubbi. Alla domanda di quale secondo loro dovrebbe essere la prossima opera strategica paragonabile all’isola pedonale in via Matteotti, la risposta è unanime: la riqualificazione del lungomare e dell’ex stazione ferroviaria.

Spiega Claudio Borea: «Assolutamente indispensabile per la città sarebbe riuscire a realizzare un grande parcheggio interrato sul lungomare Italo Calvino. Un progetto in questo senso lo avevamo impostato con Area24 e prevedeva anche la riqualificazione dell’ex stazione ferroviaria. Sull’area in superficie prevedevamo un grande parco pubblico. Nei piani era incluso anche il rifacimento degli stabilimenti balneari. Tutto pronto è impostato, finanziabile con gli introiti del parcheggio. Non se ne fece niente. Spero che quest’opera riesca a partire con l’amministrazione in carica. 

Prosegue Zoccarato: «Riqualificare l’ex stazione permetterebbe di unire in un unico ideale centro, dal mare fino alla Pigna, il cuore di Sanremo. Il progetto che era stato impostato con Area24 era super fattibile, avrebbe previsto un giardino sensoriale ed è stato un vero peccato che si sia arenato. Mi fa piacere sapere che anche il mio predecessore e chi ci ha seguito pensa a quest’opera come un tassello fondamentale. Vuol dire che c’è stata una continuità di vedute che ha permesso alle amministrazioni di beneficiare l’una della gestione lasciata dall’altra. Un esempio lampante è l’attività di messa in sicurezza dei bilanci del Casinò e delle società partecipate a cui tanto ci siamo dedicati durante il mio mandato. Se non l’avessimo fatto, con l’arrivo del Covid la situazione sarebbe potuta essere potenzialmente esplosiva per i conti del Comune».

Conclude Biancheri: «La riqualificazione dell’area dell’ex stazione e del lungomare Italo Calvino, insieme al progetto di trasformazione dell’area del fronte mare del Porto Vecchio, che abbiamo fatto partire, rappresentano le l’opere più importanti da un punto di vista urbanistico degli ultimi due decenni e daranno a Sanremo un nuovo forte impulso turistico e commerciale».

 

Cronistoria breve

Via Matteotti primo lotto: dall’Ariston a Via Feraldi

Importo lavori. € 1.500.000

Inizio lavori marzo 2009, fine lavori settembre 2010

Via Matteotti secondo lotto dal cinema Centrale fino al Casinò

Importo lavori € 2.000.000

Inizio lavori 20 febbraio 2012, fine lavori gennaio 2014

Piazza Borea d’Olmo e ultimo tratto Via Matteotti

Importo lavori € 1.900.000

Inizio lavori giugno 2019 – fine lavori previsto febbraio 2021

(due mesi di fermo lavori durante lockdown Covid)

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