Coronavirus

Laboratorio produceva mascherine contraffatte, blitz della Finanza a Imperia

Erano vendute in due esercizi commerciali di Pontedassio e del capoluogo. Operazione congiunta con l'Agenzia delle dogane

Imperia. La Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Imperia hanno rinvenuto nei giorni scorsi e posto sotto sequestro 15.564 mascherine protettive chirurgiche, sia per adulti che per bambini, prive di certificato di conformità del produttore e vendute con marchio “CE” grossolanamente contraffatto, nonché 280 tra contenitori ed etichette adesive riportanti il marchio “CE” contraffatto che venivano utilizzati per il confezionamento delle mascherine presso due esercizi commerciali gestiti da cinesi a Imperia e Pontedassio.

Nel punto vendita di Pontedassio, le mascherine erano poste in vendita in scatole sulle quali era stampata la bandiera italiana con la dicitura “Made in Italy”, nonché la bandiera europea con la dicitura “European Quality”. Le confezioni evidenziavano, inoltre, palesi errori ortografici ripetuti.

La responsabile del punto vendita non è stata inoltre in grado di fornire alcuna documentazione attestante l’autorizzazione a commercializzare i presidi sanitari in questione rilasciata dall’Istituto Superiore di Sanità, né documentazione fiscale utile a certificare la provenienza del prodotto.

Nel punto vendita di Imperia, è stato poi rinvenuto nel retro dell’esercizio commerciale, una sorta di laboratorio di stoccaggio delle mascherine ed utilizzato per il confezionamento delle stesse, con tanto di mendace etichettatura CE e imbustamento delle mascherine protettive irregolarmente poste in vendita, al prezzo di circa 50 centesimi l’una.

Due uomini di nazionalità cinese sono stati denunciati per i reati di frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Il sequestro è stato convalidato dal pubblico ministero Paola  Marrali.

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