Scarse refurtive

Da una settimana Arma di Taggia nel mirino di un balordo con il vizio della spaccata fotogallery

Gli inquirenti - l'indagine è in mano ai carabinieri - avrebbero già raccolto diverse informazioni sulla sua identità e sarebbero sulle sue tracce

Taggia. Qualche mancia in un bar, alcune bottiglie in un altro. E poi ancora vestiti da bambini e bottino da definire sottratto alle giostre del lungomare. Da una settimana a questa parte sembra che il centro di Arma sia diventato il parco divertimenti di qualche ladro balordo.

Gli inquirenti – l’indagine è in mano ai carabinieri – avrebbero già raccolto diverse informazioni sulla sua identità e sarebbero sulle sue tracce: quelle di un singolo individuo, con ogni probabilità, anche perché la disorganizzazione e la “qualità” dei colpi messi a segno non farebbero pensare ad un gruppo preparato, ovvero ad una “batteria” di ladri professionisti.

Partendo in ordine temporale, il solito ignoto, la notte di lunedì scorso 25 gennaio, sarebbe entrato sfondando una porta a vetri con un portaombrelli (e ferendosi, come dimostrano le tracce di sangue trovate) nel bar Ariston di fronte alle vecchia stazione ferroviaria. Lo stesso avrebbe fatto la notte successiva, passando da un’altra entrata. In questo caso il bottino sarebbe quasi nullo, forse qualche spicciolo e mezza bottiglia di alcolici.

Nei giorni seguenti avrebbe anche colpito dal “Pepito” e dai giochi per bambini sul lungomare. La notte brava del delinquente è stata però quella appena trascorsa. Con lo stesso modus operandi (quello della spaccata) ha messo a segno 5 colpi in altrettante attività commerciali tra Arma e Bussana: un bar sulla ciclabile al confine con il territorio comunale matuziano, i bagni con annesso ristorante il “Piccolo Lido” ed un negozio di articoli per bambini in via Queirolo, il “Green Bar” e il “Muretto”. Risultato sempre lo stesso, verti rotti per terra e più danni per le attività che refurtiva da recriminare.

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