Vicino ai lavoratori

Covid in Liguria, Linea Condivisa: «Serve riforma di ammortizzatori sociali per il mondo dello spettacolo»

«In Liguria sono circa 4mila le persone che operano nel mondo dello spettacolo, la cultura non è solo svago, è lavoro, e un paese senza cultura è un paese senza futuro»

Teatro

Genova. L’emergenza sanitaria da Sars-Cov-2 ha spento da oramai un anno le luci di teatri e cinema, ma i riflettori sul mondo dello spettacolo hanno invece necessità di essere riaccesi. La giornata di oggi è dedicata a diverse iniziative a sostegno di un settore che, insieme a quello della ristorazione, dello sport e del turismo, continua ad essere tra i più danneggiati.

«È una situazione veramente difficile e complessa, sia per le imprese ma ancora di più per le lavoratrici e i lavoratori impegnati, anche in considerazione delle particolari condizioni contrattuali che caratterizzano il settore» – dichiara il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino.

«Parliamo di un settore variegato, composto da attori, musicisti, tecnici, professionisti che durante l’anno hanno presenze alternate di spettacoli e che, a causa di questa variabilità, solo in pochi hanno ricevuto ristori finanziari, anche per la difficoltà di tracciare una loro presenza dal punto di vista lavorativo.

A nostro giudizio la pandemia dimostra come sia necessario per il settore una riforma degli ammortizzatori sociali, perché siamo in presenza di attività che si sviluppano attraverso articolazioni di tempo completamente diverse da quelle tradizionali – prosegue il consigliere regionale Gianni Pastorino -. È necessario quindi che vengano concretizzati questi riconoscimenti per non disperdere professionalità e competenze, assicurando altresì, quando questa emergenza sanitaria sarà finita, una rapida ripresa».

«In Liguria sono circa 4mila le persone che operano nel mondo dello spettacolo, la cultura non è solo svago, è lavoro, e un Paese senza cultura è un Paese senza futuro.

Come consigliere regionale sono sempre stato perplesso sulle chiusure indifferenziate di questo settore, soprattutto di fronte alla consapevolezza che alcune imprese, in questi mesi, si sono impegnate in onerosi investimenti per assicurare il massimo della sicurezza, sia per gli operatori del settore che per l’utenza – spiega il consigliere Pastorino –. La politica deve impegnarsi a trovare fondi di sostegno per il settore dello spettacolo e della cultura, l’obiettivo deve essere quello di riuscire a sostenere la produzione che, tradotto, significa supportare il lavoro e l’occupazione».

Il mondo dello spettacolo si è dato appuntamento quest’oggi, nei luoghi simbolo, per protestare contro le misure adottate dalla politica, in tema di contenimento del virus. «Oggi sarò in piazza perché questo settore molto particolare e strategico della società non diventi un settore fantasma, mi auguro già da ora che si trovi un’unità di intenti, superando parcellizzazioni che oggi hanno portato a tre iniziative di protesta differenziate», conclude il capogruppo di Linea condivisa.

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