Infermieri coordinatori

Covid e assistenza domiciliare, Riolfo (Lega): «Prorogata al 1° gennaio 2022 la decorrenza del requisito ‘di almeno 3 anni’»

«Regione Liguria ha approvato i documenti in materia di autorizzazione al funzionamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali e in particolare del manuale nel quale sono riportati i requisiti specifici per tutte le tipologie di strutture e servizi»

Mabel Riolfo

Genova. «Sarà prorogata al 1° gennaio 2022 la decorrenza del requisito ‘di almeno 3 anni’ relativamente all’esperienza documentata nel campo dell’assistenza domiciliare per un infermiere coordinatore di cui al ‘Manuale requisiti per l’autorizzazione’ di Regione Liguria. Lo ha confermato oggi in consiglio regionale l’assessore competente rispondendo a una mia interrogazione in cui avevo indicato come necessaria la proroga, vista e considerata l’emergenza sanitaria in atto.

Infatti, con la legge regionale n. 9/2017 si è resa obbligatoria l’autorizzazione all’esercizio, oltre che per le strutture sanitarie sociosanitarie e sociali, anche per i servizi di attività di assistenza domiciliare integrata. Regione Liguria ha quindi approvato i documenti in materia di autorizzazione al funzionamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali e in particolare del manuale nel quale sono riportati i requisiti specifici per tutte le tipologie di strutture e servizi. Tale manuale disciplina anche le cure domiciliari, intese come prestazioni sanitarie rivolte a persone di qualsiasi età in condizione di fragilità e di non autosufficienza o ridotta autosufficienza, temporanea o protratta, con patologie in atto clinicamente stabilizzate o esiti delle stesse.

Tra i requisiti organizzativi per le cure domiciliari è stato indicato che ‘sia in caso di cure di base che di cure integrate è individuato un infermiere coordinatore con esperienza documentata nel campo dell’assistenza domiciliare di almeno 3 anni’. Con la proroga al 1° gennaio 2022 sarà quindi possibile continuare ad applicare sul territorio la normativa regionale del settore». Lo ha riferito il consigliere regionale Mabel Riolfo (Lega).

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