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Coronavirus, la rivolta di San Valentino. I ristoratori imperiesi: «Ora siamo al limite» fotogallery

Tante le attività che hanno deciso di tenere aperto per non sprecare ciò che avevano acquistato

Ventimiglia. Restrizioni annunciate troppo tardi, frustrazione, delusione e rabbia per le continue chiusure imposte a fronte dei mancati ristori. Oggi, nonostante l’ingresso in zona arancione, sono tanti i ristoratori che hanno deciso di tenere aperto e accogliere i clienti ai tavoli.

«Il Governo ha deciso venerdì sera alle 18 che avevamo ancora un giorno di tempo per chiudere i nostri locali, dimenticando che domenica 14, San Valentino, era una giornata molto importante. Io ho deciso con altri colleghi di aprire anche perché siamo arrivati alla frutta, non abbiamo più risorse, non abbiamo più soldi, i nostri dipendenti non arrivano a pagare gli affitti, non ce la facciamo più, non c’è nessun rispetto per noi», ha dichiarato Andrea Perotti di Pasta e Basta.

Il ristorante, poco prima dell’apertura, ha ricevuto la visita di carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza per avvisare che non avrebbero potuto aprire: «Ma noi siamo qui, aspettiamo che arrivino. Ci assumiamo le multe se ce le faranno, i clienti mangeranno, pagheremo quello che dobbiamo pagare, ma andiamo avanti per il futuro dei nostri figli», afferma Perotti che prosegue:

«Non è possibile che un governo decida di chiudere e aprire con un interruttore della luce dall’oggi all’indomani, noi con i bar e tutta la filiera alimentare compriamo merce e non abbiamo nessuno rimborso quindi diciamo adesso basta», le stesse parole che recita l’insegna del locale, cambiata appositamente per l’occasione.

Pasta e Basta non è stato il solo ristorante ventimigliese che ha deciso di aderire alla protesta, infatti lo hanno emulato anche La Grotta, Margunaira, Le Due Palme e Amadora. I titolari sono molto impegnati per la grande affluenza di avventori nel locale, soprattutto francesi, quindi non è dato sapere se la protesta proseguirà anche nei prossimi giorni.

Adesioni anche a Sanremo con il ristorante “Via Veneto“, già multato due volte nelle scorse settimane, che ha deciso di accogliere i clienti e servire il pranzo di San Valentino.

Diversa la situazione nel capoluogo di provincia: a Imperia, infatti, non ci sono state adesioni all’iniziativa con i ristoranti che hanno servito la clientela solo con asporto e delivery.

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