La seduta

Consiglio regionale, emergenza sanitaria negli istituti di detenzione liguri tra i punti all’ordine del giorno

Si è svolto in mattinata

Consiglio regionale

Genova. Nella mattina di oggi si è svolto il Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Emergenza sanitaria negli istituti di detenzione liguri
Con 11 voti a favore (minoranza) e 18 contrari (maggioranza) è stata respinta la mozione 2, presentata da Gianni Pastorino (Linea Condivisa), che chiedeva alla giunta i dati sui contagi riscontrati, istituto per istituto, e sulle condizioni dei soggetti risultati positivi; tamponi molecolari sui nuovi detenuti, un tracciamento sui positivi relativo ai contatti avvenuti prima dell’ingresso in carcere, uno screening generalizzato di detenuti e personale.

Nel documento si chiedevano, inoltre, detergenti, gel disinfettante e dpi per detenuti, medici ed agenti; condizioni di igiene in tutti gli spazi; un tampone a coloro che sono venuti a contatto con soggetti positivi. Nel documento Pastorino, inoltre, chiedeva che i locali per l’isolamento fiduciario all’ingresso e quelli per l’isolamento sanitario rispettino i requisiti di distanziamento e sicurezza; di verificare il trattamento sanitario dei positivi, secondo i protocolli ministeriali applicati alle persone in libertà e, infine, interventi di sanificazione e un supporto psicologico a detenuti e personale durante la pandemia.

Nel dibattito sono intervenuti: Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente), che ha chiesto di sottoscrivere la mozione e ha domandato quando i detenuti saranno sottoposti al vaccino anti Covid; Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha chiesto a Pastorino di poter sottoscrivere la mozione insieme ai suoi colleghi del suo gruppo; anche Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha chiesto di poter aggiungere la firma dei consiglieri del suo gruppo.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha rilevato che tutti gli interventi di competenza della Regione segnalati nel documento sono già attuati mentre alcune delle richieste della mozione sono di competenza dell’amministrazione penitenziaria. Toti ha sottolineato, fra l’altro, che il piano di vaccinazione fa riferimento alle direttive del ministero della Salute. Pur condividendo alcune delle preoccupazioni sollevate dal Pastorino, circa la situazione edilizia delle carceri italiane che è di competenza nazionale, il presidente ha rilevato che «la mozione riversa in modo strisciante sull’amministrazione regionale alcuni dei problemi più generali su cui la Regione non ha alcuna voce in capitolo».

Necessità di assunzioni di personale sanitario nella Asl5
E’ stata approvata all’unanimità la mozione n. 13, presentata da Paolo Ugolini (Mov5Stelle) e sottoscritta dal collega di gruppo, che impegna la giunta a garantire urgentemente, nei limiti della propria competenza, l’indizione dei bandi di assunzione a tempo indeterminato di infermieri, oss e medici specialisti ospedalieri, annunciati dal direttore generale dell’Asl5, per far fronte alla carenza di organico.

Nel documento si rileva che negli ultimi mesi si sono verificati molti casi di operatori dell’ospedale Sant’Andrea e dell’ospedale San Bartolomeo contagiati dal Covid-19 che hanno reso evidente la carenza strutturale di personale che, a sua volta, determina un peggioramento della qualità dei servizi offerti, la carenza di cure e interesse nei confronti dei pazienti (fenomeno del burn-out).

Nel dibattito sono intervenuti: Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente), che ha chiesto di poter sottoscrivere il documento insieme ai colleghi del suo gruppo; anche Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha chiesto a nome del suo gruppo di poter firmare la mozione.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha spiegato di non avere nulla in contrario rispetto ai contenuti della mozione e ha illustrato il piano di assunzioni, presentato dal nuovo direttore della Asl5 Paolo Cavagnaro all’assessorato regionale, su cui ha trovato il sostanziale accordo di Ugolini. A questo punto il presidente ha chiesto, a tutti i gruppi di maggioranza di votare la mozione così integrata dal piano di assunzioni redatto da Cavagnaro e condiviso dal proponente.

I capigruppo Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente), Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), Stefano Balleari (FdI), Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) hanno chiesto di aggiungere la firma dei componenti dei rispettivi gruppi alla mozione integrata dal piano di assunzioni. Anche Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha chiesto di sottoscrivere il documento.

Dibattito su mozione 1: sostegno alla Pdl contro violenza o discriminazione di genere
Dibattito sulla mozione 1, presentata da Gianni Pastorino (Linea Condivisa), che impegna la giunta a trasmettere, «il sostegno del Consiglio Regionale della Liguria all’approvazione della proposta di legge in materia di violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere con la predisposizione di politiche attive dedicate (proposta di legge “Zan”), in discussione presso il Parlamento italiano in queste settimane».

Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno), a nome di tutto il gruppo, ha chiesto di sottoscrivere la mozione e ha ricordato il suo impegno in questo senso in qualità di sindaco di Ventimiglia; Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) ha ribadito le perplessità del gruppo, già espresse anche a livello parlamentare, in quanto la proposta di legge appare discriminante perché non include altre categorie altrettanto vulnerabili e disagiate e ha citato poveri, deboli e soggetti psicologicamente fragili non dichiarati disabili ecc. Secondo il consigliere, dunque, la proposta di legge andrebbe contro ad alcuni principi della Costituzione; Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha dichiarato la propria condivisione del documento rispetto alla tutela della sessualità e all’affermazione della propria identità di genere; Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha ribadito la condivisione del gruppo alla mozione e la necessità di superare stereotipi ancora persistenti; Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha denunciato l’arretratezza dell’Italia su questi temi e, in qualità di presidente della Commissione Pari opportunità, ha garantito che il tema verrà portato avanti nel corso della legislatura; Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha sottolineato la necessità che gli interventi normativi e anche educativi tengano conto della complessità della società; Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato la necessità di superare le attuali discriminazioni e ha rilevato che la proposta di legge difende scelte di libertà e di autonomia nei diversi percorsi di vita.

L’assessore alle Pari opportunità Simona Ferro ha sottolineato che lo Statuto della Regione si fonda sui principi di libertà, sussidiarietà, pluralismo, democrazia, uguaglianza fra uomo e donna, giustizia e solidarietà e che l’azione del governo regionale si è sempre impegnata per attuare le pari opportunità e contro la discriminazione sessuale sia attraverso modalità organizzative e scelte amministrative e ha illustrato, nel dettaglio, gli interventi normativi regionali già attuati. «Alla luce di quanto esposto – ha concluso – non si ritiene necessaria l’approvazione della proposta di legge oggetto della mozione in quanto l’amministrazione regionale ha già adeguate disposizioni in materia».

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