Libero mercato

Commercio di prossimità, Mai (Lega): «La sinistra ha riempito di centri commerciali la Liguria e ora non vuole la concorrenza»

«Vogliamo aiutare i negozi nei piccoli Comuni costieri e nell’entroterra anche con una capillare sensibilizzazione all’acquisto di prodotti locali nei negozi di vicinato»

Stefano Mai

Genova. «La sinistra ha riempito di centri commerciali la Liguria e ora non vuole la concorrenza. La grande distribuzione è ormai una realtà consolidata sui nostri territori e bisogna lavorare per rafforzare la sinergia con la piccola distribuzione affinché i negozi di vicinato, che vendono eccellenze spesso locali, non siano costretti a chiudere. Ricordo che Regione Liguria ha adottato opportuni provvedimenti a tutela del commercio di prossimità e delle piccole imprese.

Inoltre, vogliamo aiutare i negozi nei piccoli Comuni costieri e nell’entroterra anche con una capillare sensibilizzazione all’acquisto di prodotti locali nei negozi di vicinato, supportando iniziative locali delle piccole-medie imprese finalizzate alla promozione e vendita diretta online ai cittadini dei propri prodotti, sensibilizzando le amministrazioni del territorio per la realizzazione di reti comunali, comprensoriali o di vallata tra i negozi di vicinato, chiedendo al Governo e alla UE forme di sostegno per evitare la loro chiusura e l’istituzione di una ‘web tax’ per i colossi commerciali al fine di riportare equilibrio ed equità nel mercato.

Non è tutto. Perché chiederemo di avviare un confronto, soprattutto a livello europeo, per un adeguamento della normativa del settore, che, senza disconoscere nella sostanza i criteri del libero mercato, ne regoli gli eccessi ed esalti il valore sociale e la qualità del commercio di prossimità, tutelandolo concretamente». Lo ha dichiarato il capogruppo regionale della Lega Stefano Mai.

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