La riunione

CNA Imperia interviene sulla revisione del progetto di utilizzo delle aree demaniali marittime di Ventimiglia

Perplessità sul possibile divieto di esercizio di ogni sorta di attività a fini elioterapici per le spiagge libere attrezzate

riviera24 - Passatoie a Ventimiglia, arrivare in spiaggia da oggi è più comodo

Ventimiglia. Si è svolta ieri mattina in modalità telematica la riunione in relazione alla variante del PUD del Comune di Ventimiglia, cui ha partecipato anche CNA Imperia, che aveva avanzato precisa
istanza al fine di poter presentare le proprie osservazioni alla bozza del progetto.

«L’assessore al Demanio marittimo, Panetta, con apprezzata disponibilità ha dato immediato riscontro alla nostra richiesta, consentendoci di poter intervenire ed esprimere la nostra opinione a tutela del settore balneare», afferma Luciano Vazzano, segretario territoriale di CNA Imperia.

In tale occasione l’associazione di categoria ha soprattutto sottolineato l’importanza del servizio fornito dalle Spiagge libere attrezzate, realtà che di recente interessa anche il territorio di confine, che rappresenta non solo un valido prodotto turistico, ma anche un importante strumento di utilità sociale in termini di sicurezza, pulizia e servizi di base garantiti a titolo gratuito. Proprio a fronte di tali considerazioni, la CNA ha espresso le proprie perplessità in merito alla revisione del progetto PUD, secondo cui sarebbe impedita alle Spiagge libere attrezzate l’esercizio di ogni sorta di attività a fini elioterapici, una limitazione che provocherebbe un ingente danno economico alle imprese coinvolte, già fortemente compromesse dall’attuale crisi economica e sanitaria.

«Questa esclusione non pare giustificabile – continua Stefania Currà, referente provinciale balneari di CNA Imperia – soprattutto nell’ambito di una necessaria ripresa del settore turistico che dovrebbe puntare anche alla valorizzazione dell’extra stagionalità al fine di ottenere una ricaduta sull’intero territorio. A parere di CNA, inoltre, non può considerarsi condivisibile l’affermazione di una possibile concorrenza sleale a danno dei concessionari degli stabilimenti balneari, un settore estremamente importante per l’economia del nostro territorio, che si rivolge ad una tipologia di utenza turistica diversa, quindi non in concorrenza con quello offerto dalle spiagge libere attrezzate».

«Spero e sono fiducioso affinché lo spirito di attenzione e disponibilità percepito questa mattina, in occasione delle consultazioni, possa tradursi in un Progetto di Utilizzo delle Aree Demaniali marittime che tenga conto delle nostre osservazioni a tutela non solo dell’imprenditorialità in questo particolare momento storico, ma del settore turistico in generale che mai come ora necessita di interventi di sostegno e non di limitazione», conclude Vazzano.

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