Le dichiarazioni

A Ventimiglia incidenza Covid doppia rispetto a resto Liguria. Toti interpella ministro degli Esteri Di Maio

Ipotesi di inserimento di «alcune tipologie di controllo mirato sulle frontiere più esposte»

Giovanni Toti

Ventimiglia. Continua ad essere preoccupante la situazione pandemica nel Ponente ligure. Lo ha reso noto in serata, nel consueto punto stampa di aggiornamento sull’incidenza del Covid-19 in Liguria, il presidente Giovanni Toti. Il governatore oggi ha parlato anche con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio proprio in merito alla questione della vicinanza con la Francia, e in particolare con la Costa Azzurra e il Principato di Monaco in cui la circolazione del virus resta ai livelli di allerta massima.

«Vi è ancora una prevalenza importante rispetto all’Asl1, in particolare devo dire il distretto di Ventimiglia, quello più ai confini con la Francia di cui oggi ho anche parlato diffusamente in un primo colloquio con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – ha detto Toti – E poi uno scambio informale tra la nostra task force e il gabinetto del ministero degli Esteri per comprendere se nella revisione legislativa, che occorrerà nelle prossime due settimane, del quadro si pensi di inserire alcune tipologie di controllo mirato sulle frontiere più esposte. Ovviamente non diciamo di più, perché al momento è solamente una prima interlocuzione per rendere edotto anche il governo sulla situazione di differenza epidemiologica che c’è nel nostro territorio».

Della situazione del distretto Intemelio il governatore ligure ha parlato anche con il ministro per gli Affari Generali Maria Stella Gelmini.

Su 334 nuovi positivi registrati in Liguria oggi, 96 sono quelli in Asl1: la maggior parte dei nuovi casi è nel distretto di Ventimiglia dove, ha sottolineato Toti, «l’incidenza pandemica è doppia rispetto al resto della regione». Questo il motivo per cui, pur senza svelare possibili scenari futuri, il presidente ha parlato dell’ipotesi di controlli mirati in frontiera, che andrebbero ad aggiungersi, dunque, ai presidi interforze ai valichi di frontiera in corso da ieri. Controlli che, in ogni caso, possono essere effettuati, al momento, solo a campione per non violare gli accordi di Schengen che prevedono la libera circolazione in Europa.

 

commenta