Emergenza coronavirus

Zona gialla ma a Sanremo pochi ristoranti riaprono «Non siamo interruttori “on off”»

L'intervista ad Andrea Di Baldassare, presidente della Confcommercio matuziana

Sanremo. «Non siamo interruttori “on off”».  Con questa metafora, Andrea Di Baldassarre, presidente della locale Confcommercio commenta la mancata riapertura di molte attività (soprattutto di ristorazione) nonostante oggi, dopo le festività, il territorio nazionale sia tornato ad essere “zona gialla“. I locali di somministrazione possono dunque aprire, fino alle 18, ma non sembra che così sia stato, almeno in terra matuziana. 

«Dai dati che ci arrivano era prevedibilespiega Di Baldassarre –  La maggior parte dei ristoranti rimarrà chiusa.  Non si può pensare che un’attività che è rimasta chiusa a lungo possa riaprire nel giro di poco per poi stare aperta due giorni e non sapere cosa succederà dopo. Tanti hanno preferito rimanere chiusi perché, ad oggi, il conto da fare non è quello su dove si può guadagnare ma dove si può risparmiare. Quali prospettive possiamo vedere o avere».

Sulle prospettive per il futuro l’imprenditore dice: «Non abbiamo dei dati, abbiamo un Governo che ha perso di credibilità. Avremmo preferito un esecutivo più deciso in certe scelte e più onesto nei ristori che doveva dare. La situazione è gravissima: usciamo da un anno senza 5 mesi di bilancio e iniziamo il nuovo senza sapere qual’è il futuro. Da parte di un Governo attendibile ci deve essere vicinanza per delle attività che rischiano lo sciacallaggio. Si è dato la colpa a queste attività per il contagio ma abbiamo visto che nonostante due mesi di chiusura il contagio è cresciuto. C’è qualcosa che non va. Abbiamo bisogno di un Governo che sia un interlocutore chiaro e preparato».

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