Classe “digitale”

Vallecrosia, scuola del futuro: l’istituto comprensivo “Andrea Doria” avrà una classe 3.0

Sarà il primo nel Ponente intemelio a sperimentare il progetto nella secondaria di primo grado

Il plesso scolastico di San Rocco

Vallecrosia. Una scuola a prova di futuro con un progetto innovativo per il prossimo anno scolastico. Protagonista l’istituto comprensivo “Andrea Doria” di Vallecrosia che sarà il primo nel Ponente intemelio a sperimentare nella secondaria di primo grado una classe 3.0.

Cosa significa? In parole semplici una classe “digitale” con lavagne interattive, libri e quaderni sostituiti quasi del tutto dai tablet, utilizzo del cloud per archiviare in sicurezza documenti, compiti e ricerche, e la possibilità di accedere a quanto proposto in aula anche da remoto.

Quindi attenzione indirizzata allo studente visto oggi come soggetto attivo e partecipe, e obiettivo unico quello di facilitare la conoscenza per le scienze, l’italiano la tecnologia e qualunque tipo di attività utile nella crescita e nella vita quotidiana.

La proposta nasce dal Team Digitale con animatrice la professoressa Maria Di Bianca, sostenuta dalla prof Angelica Zampieri, referente informatica della secondaria di primo grado ed è stata accolta in modo favorevole da tutto il Team dei docenti.

«Puntiamo a “digitalizzare” almeno una classe della prima media – spiega Silvia Cagnacci, referente per la secondaria di primo grado e collaboratrice del dirigente Paolo Auricchiaaugurandoci di riuscire a formarne almeno due. Incominceremo con le classi prime per consentire agli studenti e ai docenti di abituarsi e sperimentare il nuovo sistema. Siamo i primi nel comprensorio intemelio ad aderire a questo importante progetto e mi auguro che tra i nuovi iscritti una buona parte aderisca a fare parte di questa tipologia di classe. Al momento dell’iscrizione, che si potrà effettuare entro il 25 gennaio, sarà possibile scegliere l’opzione 3.0».

Dunque non solo libri cartacei sui banchi ma tablet: che serviranno da strumenti per la didattica da utilizzare in modo semplice e veloce per qualsiasi tipo di consultazione, per studiare e comunicare con gli insegnanti.

«Una classe 3.0 – spiega Angelica Zampieri, docente di matematica e scienze e responsabile informatica del plesso – consente anche di assegnare lavori differenziati con più facilità per aiutare sia i ragazzi in situazione di fragilità sia quelli con particolari competenze. Il progetto, che ha come tutor il professor Andrea Cartotto, formatore regionale, sarà gestito dalla Fondazione Franchi».

«La finalità – spiega Cartotto – è quella di fare un passo avanti rispetto alla piattaforma “G Suite for education”, utilizzata ora con dal didattica a distanza. Lo scopo, infatti, è quello di insegnare ai ragazzi come usare internet, navigare in sicurezza e prendere confidenza con il mondo digitale che li accompagnerà per il loro futuro».

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