La scoperta

Sanremo, il restauro del Santuario di Madonna della Costa porta alla luce antico crocefisso

Risale alla prima metà del Seicento, era nascosta nei depositi della chiesa

crocefisso madonna della costa

Sanremo. I recenti lavori di restauro e sistemazione del santuario della Madonna della Costa hanno portato alla luce un crocefisso metallico di grandi dimensioni, realizzato probabilmente nella prima metà del Seicento, che si trovava nei depositi del luogo di culto. Si tratta della croce dell’altare maggiore che domenica 17 gennaio durante la Santa Messa delle 10,30 verrà solennemente benedetta e ricollocata nella sua sede originaria.

A darne notizia è la diocesi di Ventimiglia-Sanremo: «Durante gli interventi di riordino dei depositi è stata trovata la croce metallica dell’altare maggiore, la cui ubicazione in origine, come del resto sono tutte le croci d’altare, era sopra il ciborio di marmo, inserita sul timpano di quest’ultimo. In seguito alla ricollocazione, sulle mensole laterali dell’altare, dell’apparato solenne dei candelieri neoclassici di legno intagliato e dipinto bianco e oro, sorgeva la domanda, dove fosse la croce abbinata. Tale elemento non è stato riscontrato poiché un crocefisso di grandi dimensioni avrebbe disturbato la prospettiva della scala che apre le balaustre delimitanti lo spazio dove si collocano le monumentali statue maraglianesche, disposte ai piedi della raggiera in cui si conserva la venerata immagine di N. S. della Costa. La croce, con probabilità secondo lo schema decorativo originario, doveva completare il tabernacolo senza interferire con le opere scultoree soprastanti».

Di linea semplice, la croce, che misura 34 x 17 centimetri, è stata realizzata con una lastra di metallo argentato, rifinita con capi croce ornati da una cartella mistilinea, con all’esterno semplici rami fogliati, nel cui interno sono poste cinque palmette stilizzate poggianti su una perla centrale. L’originale “Titulus Crucis” formato da un cartiglio rettangolare con quattro lembi svolazzanti, sovrasta la scultura a tutto tondo di Gesù agonizzante, quest’ultimo rifinito al capo con un’aureola, circolare traforata, mobile. L’asta principale termina con una forma lanceolata predisposta per l’inserimento nello spazio praticato dietro la foglia apicale del tabernacolo.

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