I dati ufficiali

Reati in calo in provincia di Imperia, questore Milone: «Dati confortanti non giustificano allarme sociale»

Classifica apparsa su Sole24Ore non giustificata da numero delitti denunciati. Calo più vistoso a Ventimiglia

pietro milone

Imperia. Tra il 2019 e il 2020 i reati sono calati. A dirlo, nero su bianco, sono i dati diffusi dal Ministero dell’Interno basati sull’elaborazione dei dati delle denunce raccolti da polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza. Oltre 2mila in meno nei 366 giorni del 2020 rispetto all’anno precedente: in tutta la provincia, infatti, si è passati da 10.877 a 8.050 delitti denunciati.

A fare il punto, è stato il questore Pietro Milone, che tabelle ministeriali alla mano ha voluto confortare i cittadini, allarmati dagli studi recentemente pubblicati su alcuni giornali. «I dati ufficiali della delittuosità in provincia di Imperia e nelle singole città non sono così allarmanti – ha esordito Milone  – Così come invece emerso da alcuni studi effettuati di recente, dei quali bisognerebbe capire i parametri sui quali vengono impostati. I dati, infatti, indicano un costante regresso dei delitti e non c’è alcuna giustificazione di essere così allarmati». I numeri ufficiali dei delitti, infatti, sono molto distanti da quelli emersi da un recente sondaggio del Sole24Ore, che ha sprofondato la provincia di Imperia al 102/mo posto in Italia per giustizia e sicurezza.

In tutta la provincia, sono calati i tentati omicidi, passati dagli 8 del 2019 ai 3 del 2020. Diminuite anche le lesioni dolose, ovvero causate volontariamente (da 455 a 378) e le violenze sessuali passate da 25 a 16 (unico dato in controtendenza si registra nel capoluogo di provincia). Quasi dimezzati i furti: passati dai 4.319 del 2019 ai 2.498 del 2020. Nel dettaglio: furti con destrezza (da 389 a 194), furti in abitazione (da 846 a 468), furti su auto in sosta (da 392 a 188). In calo pure le rapine, quasi dimezzate: da 85 a 47, di cui quelle in pubblica via passate da 57 a 23.
Unico dato negativo è l’aumento degli omicidi: se nel 2019 se ne era registrato solo uno, nel 2020 gli omicidi sono raddoppiati con l’uccisione del gioielliere Luciano Amoretti a Sanremo nell’agosto scorso, e l’omicidio di Joseph Fedele a Ventimiglia. In entrambi i casi, i killer sono stati arrestati a stretto giro.

«Va tenuto conto che sul dato totale dei delitti – spiega il questore – Pesano molto quelli informatici e anche i danneggiamenti, per i quali si intende anche la rigatura della macchina e l’ammaccatura della saracinesca di un negozio». Anche in questo caso, però, si riscontra una diminuzione: i danneggiamenti sono passati da circa 1200 a 989.

DATI COMUNI

I cali più evidenti si registrano a Ventimiglia a dimostrazione che, nonostante il problema migratorio (con il flusso di migranti che resta costante) i reati, soprattutto quelli di natura predatoria, sono in continua discesa. «Con la Francia che continua a respingere i migranti, il problema a Ventimiglia è particolarmente sentito – afferma il questore – Ma i dati mostrano che non c’è correlazione tra fenomeno migratorio e delittuosità».

Violenze sessuali: da 6 a 1 con individuazione responsabili (tre arrestati)
Furti: da 769 a 414; Quasi azzerati furti con destrezza: da 106 a 23; Furti in abitazione: da 44 a 32; Furti in esercizi commerciali: da 102 a 61;
Rapine: da 37 a 15, in particolare rapine pubblica via da 29 a 10.

Sanremo.
Violenze sessuali: da 11 a 5, in tutti i cinque casi sono stati individuati i responsabili;
Omicidio volontario: 1 risolto con arresto responsabili
Furti: da 1296 a 797. In particolare: furti abitazione: da 179 a 110; Furti negozi: Da 121 a 81; Furti auto in sosta: da 116 a 63
Ricettazione: da 48 a 17;
Rapine da 33 a 14 (in pubblica via: 24 a 9)
Danneggiamenti sono più o meno costanti: 293 a 254
Totale generale dei delitti: da 3.099 a 2.308 (-40%)

Imperia città.
Tentati omicidi: da 5 a 0
Violenze sessuali: unica inversione di tendenza, da 1 a 5 con individuazione di tre autori su 5 casi.
Furti: da 600 a 349, in abitazione: da 182 a 96;
Rapine: da 4 a 8 (5 su 8 risolte con arresto); 4 di queste in esercizi commerciali
Totale: da 1.710 a 1.426 (-30%)

 

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