Scuola

Imperia, venerdì studenti in sciopero per un ritorno in classe in sicurezza: la nota del collettivo

Presidio in piazza Roma a Porto Maurizio dalle 9.30 alle 11.30

sciopero studenti
- Foto d'Archivio

Imperia. Con l’aggravarsi della pandemia a marzo, ci è stata proposta la didattica a distanza da allora, seppur con modalità differenti, questo strumento si è rilevato l’unico modo per continuare le lezioni; questa però, è solo una soluzione temporanea di emergenza. Il rientro sarebbe fondamentale, ma abbiamo già visto nella fase del rientro di settembre, che hanno chiamato in “sicurezza”, le pessime condizioni delle strutture scolastiche, l’impossibilità di accedere alle palestre (perché spesso trasformate in aule), la mancanza di professori e soprattutto la grave carenza nei trasporti; tutti elementi che mostrano solo grande “in-sicurezza”.

Il nuovo rientro, proposto ed attuato queste settimane, non fa che aggravare la situazione già pessima della scuola; nulla è stato fatto da settembre ad oggi per permettere un rientro in sicurezza. Gli orari scolastici imposti per sopperire a questa grave carenza però, non sono la soluzione, ma bensì un sintomo del problema stesso, che va a gravare sugli studenti stessi.

Il rientro è essenziale, ma deve essere svolto nella completa sicurezza degli studenti, degli insegnanti e del personale scolastico. Noi studenti siamo concordi nel dire che questa situazione è inaccettabile. Riteniamo che l’istruzione sia un argomento che coinvolga tutti: non possiamo rimanere impassibili dinnanzi a questa condizione terribile, che sta portando la scuola ad essere sempre meno in grado di difendere il diritto allo studio, in quanto diritto collettivo.

Lo sciopero proposto dagli studenti, come strumento di espressione di questi importantissimi concetti si svolgerà nella giornata di venerdì 29 gennaio. Una delegazione di studenti sarà inoltre in piazza Roma al fianco degli studenti in sciopero, dalle 9.30 alle 11.30, per ribadire tramite un presidio statico, l’importanza e la centralità della scuola nel dibattito pubblico.

L’istruzione deve essere necessariamente garantita a tutti, e deve essere di qualità, perché essa in primo luogo deve insegnare a pensare: perché ampliare la propria conoscenza oltre ogni limite e schema è ciò che ci rende persone libere, consapevoli delle scelte e cittadini del mondo.

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