Misura preventiva

Covid, Croce Azzurra Misericordia di Vallecrosia: «Conclusi i cicli di vaccinazione agli operatori»

«Riteniamo che il vaccino non sia un obbligo, ma un atto consapevole ed un dovere morale nei confronti dei nostri collaboratori e dell’intera comunità»

Massimiliano Biasi e Matteo Amato Croce Azzurra Misericordia di Vallecrosia

Vallecrosia. «Abbiamo quasi concluso il secondo ciclo di vaccinazione contro il Covid-19 ai nostri operatori volontari e dipendenti, mancano solo una decina di volontari che devono fare il richiamo nei prossimi giorni ed avremo raggiunto 100 unità di personale vaccinato» – spiegano il direttore della Misericordia Matteo Amato ed il responsabile dei volontari Massimiliano Biasi.

La Misericordia di Vallecrosia in seguito ad un approfondito studio, composto da un pool multidisciplinare coordinato dalla Medicina del lavoro, vista la forte esposizione ad un potenziale contagio e relativa conduzione, ha considerato la vaccinazione contro il Covid-19 una misura utile ed indispensabile per ridurre apprezzabilmente il rischio specifico di trasmissione dell’infezione a causa del contatto tra le persone in seno all’organizzazione compresi gli utenti ed i pazienti trasportati.

«Abbiamo ritenuto necessario adottare questa misura preventiva, esigendone il rispetto da parte di tutto il nostro personale operativo ovvero potenzialmente esposto al contagio creando un apposito protocollo che deve essere rigorosamente osservato.

Riteniamo che il vaccino non sia un obbligo, ma un atto consapevole ed un dovere morale nei confronti dei nostri collaboratori e dell’intera comunità; ma soprattutto uno strumento valido per arrestare definitivamente la corsa del virus.

Chi decide di fare il nostro lavoro mettendosi servizio della comunità ed in particolare di pazienti ed utenti fragili, deve tutelare se stesso e gli altri diversamente il nostro obiettivo verrebbe meno» – dicono.

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