Il punto

Coronavirus, presidente Toti su Festival di Sanremo: «Difficile fare previsioni per marzo»

Fine settimana decisivo per nuova classificazione delle zone per le regioni. Il governatore: «Non bisogna abbassare la guardia»

Giovanni toti

Genova. «Credo che bisognerà vedere come sarà la situazione epidemiologica a marzo: è difficile oggi fare previsioni che abbiano un senso così a lungo termine. Manca più di un mese, abbiamo notizia delle varianti del Covid, tra cui anche quella inglese, trovata anche in Liguria per ora senza particolari problemi. La scelta se fare o meno Sanremo come trasmissione televisiva ovviamente dipende dalla Rai, le regole saranno quelle in vigore in quel momento, a seconda delle zone di rischio. Oggi abbiamo pochi elementi scientifici per poter dire come si svolgerà la manifestazione». Lo ha detto in serata, nel corso del consueto punto stampa di aggiornamento sul Covid-19 in Liguria, il presidente Giovanni Toti in merito al Festival di Sanremo in programma dal 2 al 6 marzo.

«Certamente – ha aggiunto – Possiamo giù dire che non sarà un Festival come l’abbiamo conosciuto fino ad ora e che, comunque vada, ci saranno delle restrizioni. Altrettanto certamente, il Festival di Sanremo è e rimane un momento importante per la promozione del nostro territorio e per questo abbiamo messo a disposizione della Rai la nostra task force epidemiologica e soprattutto la Asl1. Si sta lavorando a tutte le ipotesi ma poi tutto dipenderà dalla legislazione nazionale».

Sulla situazione Coronavirus in regione, il governatore ha dichiarato: «Questo fine settimana è importante perché il ministero, in base al parere del Cts e al report dell’Istituto Superiore di Sanità che arriverà domani in preview alla Liguria, deciderà la nuova classificazione delle zone per le regioni. Per quanto riguarda la Liguria, i dati anche questa sera confermano un calo dell’incidenza dei contagi da Covid 19 così come dei ricoverati nei nostri ospedali. La raccomandazione è di mantenere sempre una grande attenzione sul distanziamento, continuare ad usare le mascherine e rispettare tutte le regole che ben conosciamo. Sono ore importanti: la Liguria è stata tra le regioni che hanno contenuto di più la pandemia dopo Natale e ne siamo felici perché questo ha significato una minore pressione sui nostri ospedali. Non bisogna abbassare la guardia».

Per quanto riguarda la situazione nell’imperiese, dove si sono registrati 96 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, Toti ha spiegato che «ci sono stati alcuni cluster diffusi in ragione dei quali Asl1 ha intensificato l’attività di screening effettuando oltre 1100 tamponi tra ieri e oggi. I dati sono quindi in linea con la media regionale». Il presidente ha poi osservato che «cala il numero degli attualmente positivi e cala anche il numero dei pazienti ricoverati, 23 in meno nei nostri reparti ospedalieri. Il dato degli ospedalizzati rimane superiore alle 600 unità, spero che entro il prossimo fine settimana possa scendere.
Rimane purtroppo ancora elevato il dato relativo ai decessi, oggi sono state registrate dal sistema 20 vittime. È un numero piuttosto elevato ma speriamo che, con il calo dell’incidenza dell’infezione e degli ospedalizzati, possa presto ridursi anche questo triste elenco».

VACCINI 
Il presidente Toti ha spiegato poi che «manteniamo sempre la scorta di rito per garantire la seconda dose, che va somministrata a 21 giorni dalla prima. Alla luce delle comunicazioni di Pfizer e del Commissariato nazionale, abbiamo rivisto la programmazione per far fronte ai ritardi nelle consegne, sperando di poter tornare ad un numero di prime dosi significativamente superiore a quello attuale. Se tutto andrà come prevediamo, domani la nostra task force presenterà il piano vaccinale che, conclusa questa prima fase rivolta a sanitari e Rsa, prevede da metà febbraio la somministrazione anche gli ultra 80enni e da maggio agli over75enni, in modo da arrivare all’estate con un significativo abbattimento della mortalità covid-correlata, purtroppo ancora molto pesante, e affrontare l’estate avendo messo al sicuro i nostri cittadini più fragili. Tutto questo ovviamente avverrà – conclude Toti – se saranno rispettati i tempi di consegna dei vaccini come sono stati riorganizzati dopo le notizie da parte di Pifizer».

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