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Canzoni in lingua corsa al Festival di Sanremo, scatta la petizione

«Contribuirebbe a rinsaldare antichi legami storico-culturali e di amicizia tra le due altre sponde del Tirreno»

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Sanremo. «Chiediamo che anche cantanti di lingua corsa, così come di altre terre storicamente italofone, possano essere ammessi al festival della canzone italiana di Sanremo; festival che ha sempre visto in concorso canzoni in dialetto (o lingua locale, che dir si voglia) della penisola. Per questo motivo, essendo il corso anche molto comprensibile per un italiano, quasi simile – e, per dirla con il grande linguista Niccolò Tommaseo, il più puro dei dialetti d’Italia – riteniamo che esso rientri a pieno titolo nella famiglia delle lingue italiche, quindi ammissibile come lingua musicale sanremese».

E’ quanto scrive Francesco R., promotore di una petizione online rivolta alla Rai, per chiedere l’inclusione di canzoni in lingua corsa al Festival di Sanremo.  «Tale riconoscimento, inoltre – spiega Francesco – Contribuirebbe a rinsaldare antichi legami
storico-culturali e di amicizia tra le due altre sponde del Tirreno».

La petizione, che al momento ha superato di poco le 200 firme, è ovviamente scritta anche in corso, molto simile, vista la vicinanza e i rapporti storici con la Repubblica di Genova, al dialetto ligure: «Dumandemu che ancu i cantadori di lingua Corsa, questa cume d’altre terre italofone, poschinu esse ammessi a u festivale di a Canzona Taliana di Sanremo ; festivale chi hà sempre vistu in cuncorsu canzone in dialettu (o lingua lucale) di a penisula. Per stu mutivu, u Corsu essendu assai cumprensibile per un Talianu, guasi simile – é essendu dettu da u grande linguisticu Niccolò Tomaseo, u piu puru di i dialetti Taliani – ritenimu chi entre in pienu indè a famiglia di e lingue italiche, qui ammissibile cume lingua musicale Sanremesa. Tale riconnoscimentu, sumentra que, cuntribuiscerebbe a risaldà i legami antichi storici-culturali e di amicizia tra e duie sponde di a Tirrenea».

 

 

 

 

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