Il caso

Sanremo, fuggi fuggi di infermieri. Casa Serena chiede aiuto all’Asl

Ieri vertice in videoconferenza. I sindacati tornano a chiedere un intervento urgente a tutela di ospiti e lavoratori

riviera24 - Privatizzazione Casa Serena

Sanremo. Da contratto d’appalto andrebbe garantita una presenza minima di dieci infermieri più una caposala e invece, dopo una serie di dimissioni, il personale infermieristico di Casa Serena è prossimo a ridursi all’osso, tanto che entro il 15 gennaio venturo rimarrebbero in servizio solo quattro unità su dieci.

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E’ fuggi fuggi di infermieri nella residenza protetta per anziani comunale di Poggio, i cui vertici sono arrivati a chiedere il supporto dell’Asl1 viste le complicazioni emerse che stanno causando non pochi problemi nella gestione della Rsa pubblica.

Problematiche acuite da una serie di dimissioni intervenute nelle ultime settimane da parte del corpo infermieristico. Un quadro davvero complesso che è stato oggetto del confronto avvenuto nel corso di una videoconferenza che si è tenuta ieri tra i vertici dirigenziali di Casa Serena, Comune e Asl1.

Stando a quanto emerso dall’incontro, sembrerebbe che la direzione sanitaria imperiese abbia offerto la massima disponibilità a collaborare, anche mettendo a disposizione il proprio ufficio infermieristico. Certo è che le gravi carenze di organico di Casa Serena – denunciate a più riprese dai sindacati – dovranno essere presto risolte o, nella peggiore delle ipotesi (fatto mai successo prima per una Rsa), non si esclude che possa partire una segnalazione ad Alisa potenzialmente capace di sfociare nella revoca dei posti letto accreditati presso la sanità regionale.

A non essere chiaro, in particolare, è il motivo per il quale diversi infermieri assunti a tempo indeterminato stiano scegliendo di lasciare un posto fisso, preferendone uno a tempo determinato a patto che sia lontano da Casa Serena. Un fatto insolito, segnale di un forte malessere tra i lavoratori, rimarcato dai sindacati che sono tornati a chiedere un intervento urgente da parte della cooperativa che ha in gestione il servizio di assistenza sanitaria e delle istituzioni coinvolte.

Le uniche buone notizie giunte ieri riguardano il focolaio Covid che si era sviluppato tra le mura della struttura di Poggio: non si contano nuovi positivi e gli ospiti che avevano contratto il virus sarebbero tutti in via di guarigione.

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