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Palafestival, parla Vacchino: «A Sanremo non serve un Ariston bis»

Il 28 dicembre iniziano i lavori di allestimento della scenografia nel teatro

Sanremo. «A fine anno cominciano i lavori di allestimento del palcoscenico, partendo ovviamente dalla scenografia. Stiamo definendo i protocolli sanitari e ci sarà una disposizione diversa all’interno dell’Ariston delle funzioni, dei camerini, degli uffici e tutto questo sarà definito negli ultimi giorni dell’anno in vista del rush delle firme delle convenzioni, degli accordi tra il teatro e il Comune di Sanremo».

Il patron del teatro Ariston Walter Vacchino, ospite dei nostri studi parla del Festival di Sanremo 2021, degli allestimenti della scenografia che inizierà entro la fine dell’anno, ma dice la sua anche a proposito del futuro Palafestival, senza dimenticare un pensiero per le prossime festività senza i cinematografi aperti.

«Bisogna sempre valutare i progetti, l’Ariston si è sviluppato in questi anni, stiamo ultimando adesso i lavori di adeguamento di ulteriori spazi, e di un ascensore. Noi lavoriamo perché la nostra struttura possa essere sempre più accogliente per la manifestazione principale che è il Festival di Sanremo. Fossi un amministratore non penserei a una struttura simile all’Ariston, ma che abbia funzioni diverse, complementari a quello che l’Ariston non può fare, in modo che ci sia una integrazione. In questo caso ci può essere un interesse. Non vedrei positivamente se il lavoro che fa l’Ariston venisse fatto da una nuova struttura e l’Ariston non facesse più niente, allora dovremmo cambiare mestiere. Solo se  andiamo avanti e cresciamo tutti insieme, cresce la città, crescono le manifestazioni ,cresce il Teatro»., sottolinea Vacchino.