Emergenza covid

Natale blindato, Giuffra «Non associare il concetto di famiglia al codice di avviamento postale»

Il Sindaco di Riva Ligure è profondamente contrario alle misure restrittive contenute nell'ultimo Dpcm

riviera24 - giorgio giuffra

Riva Ligure. «Non si può associare il concetto di famiglia al codice di avviamento postale». Il sindaco Giorgio Giuffra appare profondamente contrario alla decisione governativa di blindare le feste natalizie, impedendo lo spostamento da un Comune all’altro.

La sua voce di protesta si unisce a quella di molti politici liguri, con in testa il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti, profondamenti contrariati dall’ultimissimo Dpcm: quello che contiene, appunto, la misura restrittiva che impedisce a Natale e Capodanno di uscire dai propri confini comunali.

«Esistono delle regole e vanno rispettatescrive il primo cittadino rivese sulla sua pagina FacebookIl punto, però, è che queste stesse regole (ragiono sulle bozze che circolano) sono scritte con i piedi. L’Italia è composta da 7903 Comuni. Tanti di questi, la maggior parte, formano un’unica entità urbanizzata con quelli limitrofi. Volete allora spiegarmi perché il 25 ed il 26 dicembre piuttosto che il 1º gennaio chi abita a Nervi può andare a Voltri sobbarcandosi oltre 30km e chi vive a Riva Ligure non può andare a Santo Stefano al Mare che sono divise esclusivamente da un cartello? Condivido la necessità di adottare tutte le giuste precauzioni per mitigare la diffusione del virus, ma non di manifestare così palesemente l’assoluta mancanza di buonsenso».

Spiega Giuffra: «Così come non si può costringere i nostri ristoratori, in attesa delle ormai famosissime FAQ, ad accettare solamente clienti residenti. Il momento richiede ancora tanta responsabilità da parte di tutti. Cerchino i nostri governanti di evitare che la fantascienza prenda il sopravvento sulla scienza. Facciano ogni sforzo possibile affinché provvedimenti controversi non vadano ad erodere la nostra resilienza residua, fondamentale per fronteggiare la pandemia».

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