Sociale

Giornata internazionale della disabilità, Toti «Un abbraccio a chi va avanti con amore e forza».

Regione Liguria ha da poco pubblicato un bando da 500mila euro rivolto agli enti del Terzo Settore per l’elaborazione di progetti a sostegno delle persone disabili

riviera24 - giovanni toti

Genova. «Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità vorrei provare, una volta tanto, a lasciare da parte la retorica. Vorrei mandare un abbraccio a tutti i genitori, figli, nipoti, che ogni giorno con forza e immenso amore vanno avanti. Fra alti e bassi. Ricordandoci che non ci sono persone speciali ma semplicemente persone, che richiedono e danno amore». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità che si celebra il 3 dicembre.

Regione Liguria ha da poco pubblicato un bando da 500mila euro rivolto agli enti del Terzo Settore per l’elaborazione di progetti a sostegno delle persone disabili. Tra gli interventi di quest’anno, in continuità con gli anni passati, il contributo da 15,5 milioni di euro a sostegno delle famiglie in condizioni di fragilità e a basso reddito in riferimento alla compartecipazione alla spesa per l’inserimento nelle strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali, pubbliche e private accreditate per le persone disabili oltre che per i pazienti psichiatrici e le persone affette da Aids e l’approvazione, per il terzo anno consecutivo, di uno stanziamento da 40mila euro per l’acquisto di ausili sportivi da parte degli atleti disabili, in sinergia con la Consulta regionale per i diritti della persona handicappata e in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico della Liguria.

«Sulla disabilità ci sono tantissimi luoghi comuni – aggiunge Toti – E a chi li vive ogni giorno sulla propria pelle fanno male e danno fastidio. Perché se l’amore è amore, il dolore, la sensazione di impotenza, le paure, lo sconforto, la fatica, non sono comprensibili a tutti. Non tutti hanno la sensibilità di capire fino in fondo. Così capita che, oltre alle fatiche quotidiane condite qua e là da gioie e barlumi di speranza, ci si senta dire banalità, presunte verità, rimedi e a volte anche cattiverie infinite. Alle tantissime associazioni che sono impegnate ogni giorno per regalare sorrisi e dare risposte importanti alle persone disabili e alle loro famiglie va il mio grazie per l’immenso lavoro che fanno», conclude

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