Nel pomeriggio

Controllo selettivo del cormorano e concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio al centro del Consiglio regionale

Affrontati anche “bonus connettività” da 500 euro e “Abilità al centro”

Consiglio regionale
- Foto d'Archivio

Genova. Nel pomeriggio di oggi si è svolta la seconda parte del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Piano di controllo selettivo del Cormorano nella regione 2019-2023
Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo Fabio Tosi, in cui ha chiesto alla giunta in quali tratti d’acqua saranno localizzati e programmati gli abbattimenti dei 60 cormorani e se sono state valutate le caratteristiche del volatile. Il consigliere ha rilevato che Legambiente in un comunicato stampa del 20 novembre scorso ha denunciato l’inutilità dell’abbattimento dei cormorani per risolvere il problema della carenza di pesce nei corsi d’acqua della Liguria che sarebbe, invece, dovuta alla cementificazione e all’inquinamento, e più in generale alle attività dell’uomo.

L’assessore alla caccia e alla pesca Alessandro Piana ha illustrato il provvedimento di caccia selettiva che «è stato adottato – ha detto – per tutelare alcune specie di pesci di interesse comunitario» e ha ricordato che «la misura regionale ha avuto il parere positivo dell’Ispra». Piana ha illustrato nel dettaglio tutti i bacini dove sarà possibile esercitare la caccia selettiva al cormorano.

Criteri regionali sul “bonus connettività” da 500 euro
Su questo argomento sono state presentate tre interrogazioni: una da Armando Sanna (Pd-Articolo Uno), sottoscritta dai colleghi del gruppo, la seconda da Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) e la terza da Gianni Pastorino (Linea Condivisa).

Sanna ha chiesto alla giunta i criteri sulla cui base sono stati indicati come beneficiari dei voucher “connettività” solo i residenti di alcuni Comuni rispetto ad altri, a differenza di altre Regioni che hanno richiesto l’applicazione della Convenzione sulla totalità del territorio regionale. «Il voucher – ha spiegato – consiste in uno sconto sul canone di abbonamento a servizi di connettività Internet a banda ultralarga, in caso di nuove attivazioni di utenze di rete fissa, e nella fornitura di un personal computer o tablet».

Sergio Rossetti ha chiesto alla giunta di sostenere con risorse proprie gli aventi diritto, rimasti esclusi, dal bonus pc, tablet e internet da 500 euro. Il consigliere ha illustrato nel dettaglio l’iniziativa nazionale rilevando che alcune Regioni, fra cui la Liguria, hanno chiesto di attivare la misura solo per alcuni Comuni e che la Liguria, in particolare ha chiesto di attivarla in 125 Comuni senza indicare quale è stato il criterio di scelta.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha chiesto alla giunta quante domande siano state fino ad oggi effettivamente evase (divise tra scuole statali e scuole paritarie) in favore di chi ha richiesto il “Bonus Emergenza Covid-19 a sostegno delle spese per tablet/pc ed assistenza educativa” e se le domande evase abbiano condotto all’esaurimento dei fondi stanziati dal bando pubblicato da Filse il 6 aprile scorso. Nel bando erano stati inseriti due assi istruzione e inclusione sociale” con un importo di 3 milioni di euro ciascuno.

L’assessore alla formazione e lavoro Ilaria Cavo ha specificato che l’oggetto delle prime due interrogazioni è il bando gestito dal MISE sull’accesso alla connettività. «Le risorse messe a disposizione consentono di coprire per la Liguria meno del 3 per cento delle famiglie, quindi è stata fatta una scelta per incentivare gli operatori nelle zone dell’entroterra, che sono meno coperte dalle connessioni, per supportare maggiormente le famiglie residenti in aree poco coperte dal servizio». Cavo ha aggiunto: «Avendo insistito con i voucher su queste zone dell’entroterra meno coperte, abbiamo avuto risposte positive a questa manifestazione di interesse, che è ancora in corso» e ha assicurato un monitoraggio e non ha escluso di cambiare i criteri nella seconda fase del Bando MISE, dove nuove risorse verranno messe a disposizione. Cavo ha aggiunto che anche altre Regioni hanno adottato criteri simili alla Liguria «per ottimizzare le risorse perché, con un 3 per cento di copertura delle famiglie, comunque delle famiglie sarebbero state escluse anche se la Regione avesse esteso la misura a tutto il territorio ligure». L’assessore, rispetto al bando tablet regionale, che prevede la possibilità per le famiglie di avere sia finanziamenti per l’acquisto di tablet, di connessioni, di entrambi, ha precisato che sono state ammesse 12 mila 986 e, fra queste, 6959 famiglie hanno già presentato la rendicontazione. «La Regione – ha concluso – ha deciso di prorogare al 20 dicembre i termini per presentare la documentazione per le famiglie già in istruttoria quindi, di fatto, esiste una capienza ancora per oltre sei mila domande».

“Abilità al centro” Fase 2
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, sul bando per Enti di formazione, amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, culturali e sportive e organismi del terzo settore per progetti di inserimento lavorativo e sociale destinati a persone svantaggiate per 15 milioni messi a disposizione dalla Regione attraverso il Fondo sociale europeo su due linee di intervento: la prima per percorsi di inserimento occupazionale e di sviluppo di competenze lavorative e la seconda dedicata alla promozione e all’inclusione sociale. Rossetti ha chiesto alla giunta quando renderà pubblici i risultati iniziando a erogare le risorse.

L’assessore alle politiche sociosanitarie Ilaria Cavo ha illustrato l’iter del bando, che fu adottato nel novembre 2019, sospeso durante la prima fase della pandemia e ha ricordato che il nucleo di valutazione ha potuto insediarsi nella pienezza dei propri componenti nell’ottobre scorso. L’assessore ha ricordato che sono state presentate 27 candidature sulla prima linea e 55 sulla seconda. Entro il prossimo gennaio dovrebbe essere chiusa l’istruttoria.

Rinnovo concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha ricordato che le concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche che scadono entro il 31 dicembre 2020, se non sono già riassegnate secondo l’intesa sancita il 5 luglio 2012, sono rinnovate per la durata di dodici anni e secondo modalità stabilite dalle Regioni entro il 30 settembre 2020. Il consigliere ha chiesto di emanare, anche se in ritardo, le modalità di rinnovo delle concessioni e quale efficacia avranno nei confronti dei Comuni che hanno già adempiuto ai rinnovi.

L’assessore al commercio Andrea Benveduti ha risposto: «La Regione provvederà urgentemente ad adottare le linee guida ministeriali, peraltro appena emanate, e le conseguenti modalità attuative, per consentire ai Comuni l’avvio delle procedure di rinnovo delle concessioni. Con lo stesso provvedimento verrà stabilito il differimento dei termini dei procedimenti, in quanto i Comuni si troveranno in estrema difficoltà nel gestire le istruttorie d’ufficio ad un mese dalla scadenza delle concessioni, per cui si concederà agli stessi il termine massimo di sei mesi previsto dalla normativa».

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