Le dichiarazioni

Bolkestein, il consigliere regionale Russo (FdI): «Governo dica a balneari se loro concessioni estese al 2033 o no»

«Come al solito manca di chiarezza e lascia nell'incertezza una categoria economica che vede quasi 7 mila stabilimenti balneari in Italia di cui ben 800 in Liguria»

riviera24- Veronica Russo

Genova. «Il 31 dicembre è alle porte e i balneari non sanno cosa fare. La legge di Bilancio 2019, che estende fino a tutto il 2033 le loro concessioni, è valida oppure no? Il Governo come al solito manca di chiarezza e lascia nell’incertezza una categoria economica che vede quasi 7 mila stabilimenti balneari in Italia di cui ben 800 in Liguria».

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Veronica Russo, ha presentato oggi in Consiglio un ordine del giorno chiedendo al Presidente Toti e alla giunta, che già in passato si è attivata in tal senso, di pretendere dal Governo una risposta entro la scadenza al fine di salvaguardare operatori, turismo ed occupazione e a farsi promotore, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, di proposte ed osservazioni volte a sostenere le giuste deroghe a tutela del comparto.

«E’ palese che ci sia un contrasto tra la legge 145 del 2018 e la direttiva Bolkestein che, ricordiamo, sia il Consiglio di Stato che la Cassazione hanno dichiarato illegittima per contrarietà al diritto comunitario. Nonostante ciò, la Commissione Europea si ostina a difendere la direttiva minacciando l’Italia di pesanti provvedimenti se non la rispetterà – puntualizza il consigliere – Con l’applicazione della Bolkestein a partire dal 1° gennaio 2021 molti concessionari del demanio marittimo e delle acque interne potrebbero incorrere nei reati di occupazione abusiva del demanio marittimo ed abuso edilizio.

Inoltre essa creerebbe un gravissimo danno ad un comparto strategico per l’economia ligure, già duramente colpito dall’emergenza pandemica che ha imposto pesanti restrizioni obbligando i balneari a dotarsi di costose misure di prevenzione e protezione a tutela dei bagnanti e dei consumatori.

C’è il concreto rischio – conclude Veronica Russo – che si metta nella condizione di non riuscire ad affrontare la stagione balneare 2021 con la conseguenza che diversi tratti di costa ligure potranno rimanere interdetti al pubblico: un danno inquantificabile per una una regione che vive di turismo».

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