Il caso/2

Stop ai rinnovi per i balneari, dopo Taggia tutto fermo anche a Ospedaletti e San Lorenzo al Mare

Dal Tar del Lecce prima pronuncia sul caso favorevole ai concessionari. Il commento dei sindaci

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Ospedaletti. Si estende ai balneari della città delle rose San Lorenzo al Mare lo stop ai rinnovi delle concessioni demaniali in scadenza. Dopo il caso emerso nel Comune amministrato dal sindaco Mario Conio (esponente di Cambiamo) – primo della provincia a “sospendere” temporaneamente le proroghe delle concessioni per dubbi interpretativi -, altri enti locali del Ponente hanno momentaneamente congelato la situazione a poco più di un mese dalle scadenze. Comuni che risultano rispondere tutti allo stesso dirigente al Demanio, il dottor Antonio Boeri.

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La sospensione dei rinnovi determinata da dubbi interpretativi sulla direttiva europea Bolkestein, sta tenendo con il fiato tirato decine e decine di balneari, molti dei quali hanno già pagato i canoni concessori fino al prossimo 2023, fiduciosi della proroga sancita prima da Regione Liguria e poi dal governo. Adesso il rischio è che alcuni di essi possano rimanere con un pugno di mosche in mano, costretti, di fatto, a una guerra in tribunale contro i provvedimenti resi dalle amministrazioni coinvolte.

Da Ospedaletti, dove si contano otto gestioni di spiagge “in bilico” (Byblos, Baia del Sole, La Scogliera, I Versiliesi, La Playa, Regina, Isla Bonita, Sirena), il sindaco Daniele Cimiotti spiega: «La proroga delle concessioni demaniali relative agli stabilimenti balneari, per le quali esprimiamo il nostro totale accordo, è un argomento importante su cui questa amministrazione è impegnata da tempo per poter dare una risposta concreta e definitiva ai vari operatori interessati.

Per far luce su questo argomento, piuttosto controverso a livello legale, abbiamo inviato un quesito all’Agenzia del Demanio ed al Ministero competente per ottenere la titolarità alla proroga fino a quando non saranno operative le nuove procedure di gara. Gli stabilimenti balneari rappresentano un importante servizio turistico e fonte di lavoro, pertanto questa amministrazione civica non può che essere favorevole a favorire la proroga».

Questo il quadro della situazione a San Lorenzo al Mare secondo il primo cittadino Paolo Tornatore: «La materia è delicata e credo che occorra un’interpretazione univoca della legge. Sono a conoscenza del fatto che il nostro funzionario ha chiesto un parere al Ministero e alla Regione. La legge non può essere applicata a macchia di leopardo».

Intanto da Lecce arrivano le prime buone notizie per i concessionari. Il Tar locale ha accolto il ricorso di una società della zona, andando ad annullare il provvedimento con il quale il dirigente del Comune di Castrignano del Capo aveva revocato la disposta proroga sino al 31 dicembre 2033 delle concessioni demaniali marittime. La sentenza rappresenta un unicum a livello nazionale, almeno finora.

Con la citata pronuncia, il Tar Lecce ha sostenuto due principi. Da un lato ha evidenziato che “la norma nazionale risulta vincolante per la pubblica amministrazione e, nel caso in esame, per il dirigente comunale che sarà tenuto ad osservare la norma di legge interna e ad adottare provvedimenti conformi e coerenti con la norma di legge nazionale. … la disapplicazione vincolata ed automatica disposta alle singole pubbliche amministrazioni determinerebbe una situazione caotica ed eterogenea, nonché caratterizzata in ipotesi di disparità di trattamento tra gli operatori a seconda del comune riferimento”. Conclude la sentenza affermando che il Collegio che risulterebbe del tutto illogico ritenere che il potere di disapplicazione della legge nazionale, attribuito prudentemente al Giudice dell’ordinamento interno e dall’ordinamento euro-unionale e supportato all’uopo dalla specifica attribuzione di poteri ad esso funzionali e prodromici, si ritenesse viceversa sic et simpliciter attribuito in via automatica e addirittura vincolata al dirigente comunale che non dispone della possibilità di ricorrere all’ausilio di tale facoltà.

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