L'intervento

Recovery Fund, Europa Verde Liguria: «Basta che siano soldi»

«La Giunta di destra ha approvato un elenco di progetti da inserire nel programma Recovery Fund. Vi sono state indicazioni o consultazioni delle opposizioni, delle forze sociali o culturali, delle organizzazioni di categoria? Nulla di tutto ciò»

Giunta Regione Liguria

Genova. «In questi giorni la Giunta di destra, che governa la Regione Liguria, ha approvato un elenco di progetti da inserire nel programma Recovery Fund, che il Governo italiano dovrà predisporre. Vi sono state indicazioni o consultazioni delle opposizioni, delle forze sociali o culturali, delle organizzazioni di categoria?

Nulla di tutto ciò, Toti e la sua Giunta nel consueto silenzio ha fatto il solito elenco della spesa mettendo insieme progetti attesi da decenni (Pontremolese) e idee che nessuno vuole vedere realizzate ( Gronda) poiché si pongono in netto contrasto con idee di mobilità su ferro e soprattutto con la necessità di giungere a tre obiettivi indispensabili per la Liguria:
a) portare rapidamente a compimento le opere previste nella pianificazione di bacino, riprendendo pure il progetto del contratto di fiume dell’Entella allo scopo di garantire il riequilibrio idrogeologico del territorio;
b) necessità di sostenere e favorire il sistema dei parchi, giungendo rapidamente ad una loro estensione in modo che essi possano diventare lo strumento per favorire il ripopolamento delle aree interne;
c) giungere ad un sistema sanitario pubblico, che funzioni abbandonando ogni idea di privatizzazione ma piuttosto favorendo la creazione nel patrimonio oggi inutilizzato di social housing, cohousing e altre forme di residenza protetta per persone in condizioni di fragilità.

Vi sarebbero molte altre opere, che ci vengono in mente (dalla sistemazione del nodo ferroviario savonese, alla possibile ferrovia Garessio-Albenga, ….) fino alla necessità di investire sulle strutture culturali, fondamento della coscienza civile del paese, sull’agricoltura di qualità, sul recupero edilizio, sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico, su un ciclo dei rifiuti, che abbandoni l’idea di bruciare ma punti all’idea di rifiuti zero (riduzione, riciclo, riuso).

Si tratta però di fare una netta scelta di campo, che la destra non vuole fare o anche non può fare, data la presenza al suo interno di sostenitori del negazionismo climatico, a favore della mozione a suo tempo approvata dal Consiglio regionale e proposta dal Friday for future per la lotta al cambiamento climatico, che imponeva tempi e azioni precise e non il solito elenco della spesa, che riduce il recovery fund ad una sorta di bancomat come la destra ha ridotto nei precedenti cinque anni il fondo regionale di sviluppo» – afferma Europa Verde Liguria.

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