Il punto della situazione

Coronavirus, Toti: «Dati confermano calo pressione pandemia in Liguria, indice di contagio inferiore a 1»

«Ci siamo interrogati su fatto che discesa consolidata avrebbe potuto determinare un declassamento in fascia gialla, ma riteniamo di proseguire in fascia arancione per consolidare i risultati ottenuti», ha dichiarato il governatore ligure

Riviera24- Giovanni Toti

Genova. «I dati di oggi confermano il trend dell’ultima settimana con un numero quasi dimezzato di nuovi positivi nella nostra regione e anche a Genova rispetto ad una quindicina di giorni fa. Gli ospedalizzati in tutta la regione calano di 28 unità, salgono di due unità le terapie intensive, secondo un trend più o meno generalizzato.

Tutti gli indicatori confermano il dato di decrescita anche importante della pressione del virus. Sono purtroppo ancora tante le persone decedute, 29 registrate oggi, e su questo dobbiamo lavorare ancora tutti per proteggere le persone più fragili e maggiormente a rischio in ogni modo possibile». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha tracciato il quadro della pandemia da Covid-19 in Liguria.

«Anche l’ultimo report della Cabina di regia e dell’Iss – aggiunge Toti – conferma il calo dell’Rt: siamo una delle quattro regioni con un indice di contagio inferiore a 1. Ci siamo interrogati su fatto che discesa consolidata avrebbe potuto determinare un declassamento in fascia gialla, ma riteniamo di proseguire in fascia arancione per consolidare i risultati ottenuti e dare fiato al nostro personale e ai nostri ospedali che gestiscono più di 1400 pazienti.

Occorre anche considerare che arriveremo al periodo natalizio in cui sarà opportuno ridare fiato alla regione: se facciamo qualche sacrificio in più oggi ne trarremo dei benefici domani. Credo che dobbiamo fare uno sforzo straordinario oggi per poter dare un po’ di libertà al paese e alla Liguria nelle giornate di dicembre in cui si concentrano gli appuntamenti più importanti per nostra civiltà, religiosi e laici, ridando anche un po’ di fiato al nostro commercio. Vorrei che le nostre politiche fossero abbastanza lungimiranti per garantirci di vivere quelle giornate in relativa tranquillità».

Il presidente Toti ha sottolineato che «abbiamo aumentato i posti letto in tutta la regione fino a 1200-1300 nei reparti di media intensità di cura e oltre 200 nelle terapie intensive, senza quasi interrompere l’elezione chirurgica, soprattutto nel nostro hub regionale Policlinico San Martino, dove siamo riusciti a mantenere fino al 70% dell’attività chirurgica e l’attività degli ambulatori è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al periodo pre-covid», ha concluso.

A seguito della nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Prot. n. 1833 del 17/11/2020) e quindi della ricognizione chiesta dal Commissario Arcuri, la Liguria ha individuato 23 ospedali come centri per l’erogazione della vaccinazione che sarà primariamente indirizzata al personale ospedaliero e alle Rsa.

Il fabbisogno individuato e trasmesso al governo riguarda 27.516 unità di personale ospedaliero, di cui 23.317 di personale sanitario e sociosanitario. A questi si aggiungono circa 13mila ospiti e 10mila lavoratori delle Rsa. «Contiamo che la prima fornitura consentirà di vaccinare queste persone», ha affermato il presidente Toti. Nel documento inviato al governo si precisa che il personale conteggiato rappresenta l’attuale dotazione organica, che potrebbe aumentare nelle prossime settimane.

Per ovviare ad annose problematiche, acuite dall’emergenza sanitaria Covid-19 correlata, Regione Liguria si è fortemente orientata all’implementazione di nuove soluzioni di telemedicina, capaci di fornire una risposta concreta alla necessità di poter attuare una gestione domiciliare integrata del paziente. Su impulso dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, grazie al supporto tecnologico di Liguria Digitale, sono nati – così – in Liguria nuovi strumenti digitali per consentire l’efficientamento del rapporto Ospedale-Territorio e la conseguente ottimizzazione delle cure domiciliari e non solo. Nello specifico:

Innanzitutto, al fine di potenziare e garantire la Continuità Assistenziale, soprattutto in periodi emergenziali quale quello che stiamo vivendo, a partire da ottobre presso l’Ospedale Policlinico San Martino è stata avviata l’attività di teleconsulto da remoto (on-line). Si tratta di un servizio che consente la condivisone a distanza, tra Paziente e Medico, all’interno di una ‘virtual room’ (una sorta di ambulatorio virtuale) della documentazione clinica dell’assistito necessaria all’inquadramento del paziente, con la possibilità – per quest’ultimo – di:

Farsi visitare dal proprio Medico di Famiglia e dal Medico Specialista senza doversi spostare da casa, evitando – così – la frequentazione di luoghi a rischio di circolazione del virus. Interagire in maniera maggiormente proficua con il professionista, grazie alla possibilità di caricare all’interno della ‘virtual room’ documenti e informazioni cliniche proprie, anche prima dell’esecuzione della visita.Usufruire del sistema di teleconsulto per mettersi in contatto con il proprio Medico laddove una visita diretta sia non ottenibile (ad esempio per i pazienti Covid positivi).

Il funzionamento del servizio si articola in tre fasi. La prima fase consiste nell’individuazione, da parte del Medico, dei Pazienti e delle relative prestazioni idonei all’erogazione in modalità remota. Una volta individuati i soggetti per i quali è possibile eseguire il teleconsulto, questi saranno contattati telefonicamente dal personale amministrativo, che proporrà l’esecuzione del consulto in modalità remota. In caso di risposta affermativa, l’operatore provvederà ad inserire nella lista di lavoro presente sulla piattaforma online il nominativo del paziente e la relativa prestazione.

Ad ogni paziente che eseguirà un teleconsulto sarà inviata una e-mail contenente il riepilogo dei dati relativi alla prenotazione ed un link per l’accesso alla ‘virtual room’. La seconda fase consiste nello svolgimento della consulenza. Il paziente deve accedere alla ‘virtual room’ tramite il link inviatogli via e-mail con le proprie credenziali, mentre il personale Medico potrà operare sul portale dopo l’autenticazione al sistema mediante le proprie credenziali personali. Il personale Medico avrà, altresì, a disposizione la worklist giornaliera, dalla quale potrà attivare – all’orario schedulato – la ‘virtual room’ relativa alla visita.

Medico e Paziente hanno modo di interagire tramite webcam e hanno a disposizione una live-chat nella quale possono scambiarsi informazioni utili al fine di una corretta valutazione da parte dello specialista. La terza fase consiste nell’esito del teleconsulto. Il Medico, dopo aver visionato le informazioni ed i documenti forniti dal paziente, potrà redigere il referto della prestazione eseguita (che viene, dunque, reso disponibile nell’immediato). Una volta terminato il teleconsulto, la stanza rimane comunque a disposizione, per un tempo limitato, per il paziente, che può accedervi in qualunque momento per consultare il proprio referto.

Sono state attivate 25 consulenze questa settimana, oltre a 35 telefonate sul cellulare riservato ai medici di medicina generale che hanno aderito per avere il consulto telefonico con lo specialista infettivologo. Dall’inizio del progetto ad oggi, le telefonate sono state 135.

Dal 13 novembre (5 giorni) ad oggi 69 medici di medicina generale aderenti al progetto hanno compilato il diario elettronico per 220 pazienti. Di questi pazienti, è stata ritenuta necessaria la consulenza in 20 casi. In 4 casi è stato ritenuto necessario il ricovero attraverso la modalità fast track che evita il passaggio del paziente attraverso il pronto soccorso.

In seconda istanza, PoLiSS – il Portale Ligure Socio Sanitario è stato oggetto di consistenti aggiornamenti. Attraverso PoLiSS si può accedere anche all’anagrafe sanitaria online, contenuta all’interno del portale, e ora è possibile cambiare e scegliere il proprio Medico di Medicina Generale. In particolare, il cittadino in possesso di credenziali SPID può, accedendo al servizio di Anagrafe Sanitaria all’interno di PoLiSS, autonomamente e senza doversi recare presso gli sportelli ASL, cambiare e scegliere il proprio Medico.

La funzione di ‘Cambio Medico’ permette, infatti, di scegliere un nuovo Medico. Se al momento della scelta il cittadino ha già un Medico assegnato, questo viene revocato. Se non si sceglie un nuovo Medico, non sarà possibile eseguire la sola revoca.
Per la scelta del nuovo Medico, il cittadino può definire dei parametri di ricerca (ad esempio la zona geografica di interesse), che gli permettono di visualizzare un elenco di nominativi. All’interno dell’elenco sono inclusi tutti i Medici in convenzione, presenti nella zona indicata. Per ogni nominativo sono disponibili, inoltre, le informazioni su indirizzi e orari degli studi, che aiutano il cittadino nella scelta.

«Si tratta di progetti in qualche modo rivoluzionari – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Cerchiamo di prendere quello che di positivo possiamo trarre dall’emergenza che stiamo attraversando. Voglio ringraziare l’ordine dei medici, i medici di medicina generale e tutto il personale del nostro sistema sanitario, oltre che a Liguria Digitale: se questi progetti sono andati in porto è perché ciascuno dei protagonisti coinvolti ha fatto la propria parte anzi, anche qualcosa in più per aiutare la Liguria a superare questa emergenza.

Credo che questi progetti siano in linea anche con le misure che abbiamo già messo in campo per proteggere le persone anziane che devono essere sostenute e aiutate in modo da spostarsi il meno possibile, anche per cambiare il medico di famiglia, riducendo al minimo i rischi e che, in caso di contagio, hanno bisogno di un’assistenza mirata con il supporto del proprio medico affiancato dagli specialisti».

«Quanto realizzato in Liguria in queste ultime settimane rappresenta un esempio concreto ed efficace di attuazione dell’integrazione Ospedale – Territorio, ovvero di un sistema di comunicazione diretta e rapida, capace – soprattutto in questo particolare momento storico – di venire anche incontro alle peculiari esigenze di Salute e di contatto che i cittadini giustamente richiedono. Siamo molto soddisfatti, poi, che la digitalizzazione del sistema sanitario passi da un confronto costante con l’Ordine dei Medici perché ciò garantisce che sia la tutela del rapporto Medico-Paziente a guidare l’innovazione tecnologica, senza che quest’ultima abbia il sopravvento sui principi cardine della Professione Medica», afferma Alessandro Bonsignore, presidente della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

«Abbiamo investito molto in struttura per ottimizzare le funzionalità di questi strumenti – sottolinea il direttore generale di Liguria Digitale Enrico Castanini – e l’entusiasmo, la vicinanza e i suggerimenti dell’Ordine dei Medici e dei suoi affiliati in fase di programmazione ci hanno spinto a dare il 110%. Si è creata una forte sinergia tra le parti coinvolte, mi permetto di dire anche inedita rispetto a quanto avveniva in passato. Siamo agli inizi di una nuova era della digitalizzazione del sistema sanitario e i segnali sono ben più che incoraggianti, aspettiamo adesso il feedback del pubblico e dei pazienti, perché siamo qui a far sistema per l’utente finale, con l’obiettivo di agevolarlo il più possibile».

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