La seduta

Consiglio regionale, minuto di silenzio in aula per ricordare le vittime degli attacchi terroristici a Vienna e Nizza

Toti ha consegnato all’Ufficio di Presidenza il programma della giunta per l’XI Legislatura in cui illustra, nel dettaglio, gli interventi previsti nei diversi settori di competenza

Genova. In apertura di seduta del Consiglio regionale il presidente dell’Assemblea Legislativa Gianmarco Medusei ha chiesto all’Assemblea di osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli attacchi terroristici avvenuti ieri sera a Vienna e, mercoledì scorso, a Nizza. Il presidente ha ricordato anche Nicola Iacobucci, il giovane operaio morto giovedì in un cantiere a Luni e il sindaco di Masone recentemente scomparso.

«Ancora una volta il fanatismo, tradendo qualsiasi principio di tolleranza e di umana pietà, ha armato una mano criminale a Nizza – ha dichiarato il presidente – vittime innocenti sono cadute sotto i colpi impietosi di chi si è fatto vendicatore di presunte offese al suo Dio. Ieri sera, a Vienna, questa maschera è caduta. Resta unicamente l’avversione per un mondo, quello occidentale, profondamente disprezzato, inteso come immorale da un’interpretazione distorta dal più cieco fanatismo. In momenti come questi ritengo sia un dovere primario da parte delle Istituzioni ribadire con fermezza la solidità di quei principi del vivere civile in cui tutti ci riconosciamo».

Il presidente ha aggiunto: «Contro ogni manifestazione di intolleranza che sfoci in efferata violenza, è unanime la nostra condanna così come la fraterna solidarietà che sentiamo di esprimere al popolo francese e a quello austriaco». Il presidente, ricordando poi la tragedia avvenuta a Luni ha ammonito: « Ancora una volta la nostra Regione si scontra con l’evidenza di quanto sia ancora insufficiente il livello di sicurezza dei luoghi di lavoro. Una frequenza allarmante, quella delle morti bianche, che ci chiama ad una maggiore responsabilità istituzionale, imprenditoriale e individuale». Un pensiero, infine, è andato alla famiglia di Enrico Piccardo, sindaco di Masione,
scomparso nei giorni scorsi.

Il presidente della Regione Giovanni Toti ha poi consegnato all’Ufficio di Presidenza il programma della giunta per l’XI Legislatura in cui illustra, nel dettaglio, all’Assemblea gli interventi previsti nei diversi settori di competenza.

Covid, vincere la paura. «Si tratta – ha detto – di un programma in continuità con quello che abbiamo svolto nella passata Legislatura, ovviamente alla luce delle drammatiche vicende anche di queste di queste ore».

Covid, tutte le misure assunte dalla Regione. Toti ha illustrato nel dettaglio gli interventi adottati e quelli che saranno presi per contrastare l’epidemia in Liguria: «Lo sforzo che stiamo chiedendo alla nostra sanità di raggiungere i 2.000 posti letto è imponente, è un sacrificio gigantesco per la nostra sanità, in termini ovviamente di servizi offerti e di reparti riconvertiti». Il presidente ha quindi ricordato l’attivazione su tutto il territorio delle squadre territoriali, l’accordo con i medici di medicina generale, l’apertura di 13 residenze Covid con ulteriori 500 posti letto, la prossima attivazione di un reparto al Padiglione Nouvel alla Fiera del mare di Genova, «ma il vero problema per l’intero Paese – ha aggiunto – sono la ricerca di infermieri e di medici specializzati, soprattutto in
alcune discipline su cui nel corso degli ultimi anni si è investito davvero poco». Rispetto all’affollamento dei reparti di pronto soccorso Toti ne ha precisato le cause: «È perché non abbiamo mandato mai a casa nessuno. In questa Regione, se c’è una cosa di cui siamo orgogliosi, è che tutti hanno voluto l’appropriatezza della cura. Questo è stato fatto nella prima e nella seconda ondata di Covid e le nostre terapie intensive non sono mai arrivate alla saturazione». Toti ha annunciato, fra l’altro, l’assunzione entro tre settimane di 180 infermieri appena laureati.

Emergenza, condivisione con il Consiglio. Il presidente ha quindi assicurato un aggiornamento costante e la condivisione con l’Ufficio di presidenza, i capigruppo e il presidente della Commissione Salute e Sicurezza sociale (quando si sarà insediata) delle iniziative che saranno assunte.

Il Piano di edilizia sanitaria. Il presidente ha, quindi, illustrato alcuni degli obbiettivi del suo Programma: il Piano di edilizia ospedaliera, che riguarda, fra gli altri, il Santa Corona, il nuovo Pronto Soccorso del San Martino, l’ospedale di Erzelli, il polo spezzino del Felettino e l’ospedale del Ponente genovese: «Penso – ha specificato – che si possa ripensare anche la struttura dell’Ospedale di Vallata e di Ponente. Poi decideremo se sarà pubblico o se sarà privato o se sarà misto pubblico/privato, ma questo rientrerà, in un dibattito che ho intenzione di fare laicamente con tutte le forze politiche e tutte le forze sociali della città».

Digitalizzazione. «Chi oggi deve estendere la banda larga – ha detto – deve darci una Regione che sia accogliente per i cittadini, ma anche competitiva per le imprese. Nei prossimi mesi arriverà a Genova il più grande cavo transoceanico di dati del nostro Paese, diretto poi nella potente Lombardia e in Germania. Questa deve essere un’opportunità non solo per la Città di Genova, ma che viene diffusa nel territorio grazie alla diffusione di quelle nuove tecnologie che il Covid ci ha insegnato ad usare molto più di prima e che si sono rese molto più indispensabili anche per la sopravvivenza delle nostre imprese, basti pensare al commercio online, basti pensare alla consegna a domicilio di cibo».

Difesa del suolo. Toti ha ricordato l’apertura del cantiere in Val Bisagno per lo scolmatore, gli investimenti per contrastare il dissesto idrogeologico, i fondi della Protezione Civile utilizzati per mettere in sicurezza il Porto di Santa Margherita, per adeguare le difese a mare dei Comuni, e gli altri interventi in materia urbanistica: la legge sulla rigenerazione urbana, l’abbattimento della diga di Begato a Genova, i “Waterfront” di Genova, Ventimiglia e Spezia.

No ad un lockdown generale. Tornando all’emergenza sanitaria e alle nuove, imminenti misure annunciate dal Governo per contenere l’epidemia, Toti ha precisato: «La Liguria e la città di Genova, ma più in generale il Paese, difficilmente reggerebbero lo shock di un altro “lockdown” generale e, soprattutto la nostra attività portuale, oggi, alla vigilia del Natale, con gli arrivi di “import-export” nel sistema portuale della Liguria, devono poter continuare a lavorare per rifornire le imprese del Nord Italia».

Appello all’unità. Il presidente ha concluso: «Senza farsi dominare dalla paura, talvolta dalla voglia, pur legittima, di speculazione politica, tutti sappiano remare nella stessa direzione per uscire dalle secche dolorose di oggi e guardare anche al futuro, continuare a progettare e, se possibile, a costruire, nella Regione che ha tenuto aperto il cantiere del Ponte Morandi e molti altri anche nella prima ondata di Covid, quel futuro che arriverà senza dubbio e davanti al quale non possiamo farci trovare impreparati».

Luca Garibaldi è intervenuto al termine delle comunicazioni del presidente della giunta rilevando che aveva chiesto che il dibattito sul programma della giunta avvenisse nella seduta odierna e, subito dopo, ha proposto la convocazione urgente dell’Ufficio di presidenza per programmare una seduta straordinaria del Consiglio regionale sull’emergenza Covid.

Gianni Pastorino, dopo aver lamentato che la prima seduta del Consiglio si è svolta oltre 5 settimane dopo le elezioni, si è associato alla richiesta di un Consiglio straordinario sull’emergenza sanitaria.

Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha citato in aula gli articoli di riferimento del Regolamento del Consiglio regionale con i quali viene stabilito che la discussione sulle comunicazioni del presidente della Regione non può avvenire nella stessa seduta in cui è stato presentato il programma della giunta e ha illustrato le modalità con cui vengono convocate le sedute straordinarie.

Angelo Vaccarezza ha ribadito le spiegazioni già fornite dal presidente Medusei e ha convenuto sulla convocazione urgente dell’Ufficio di presidenza.

Stefano Mai si è dichiarato disponibile alla convocazione di una seduta straordinaria sull’emergenza Covid assicurando contributi e suggerimenti per affrontare la pandemia.

Assenti: Benveduti, Ioculano, Sansa.

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