Il punto

A Ventimiglia il Comitato di Ordine e Sicurezza, «Reati in calo: bisogna lavorare su percezione insicurezza»

Il 70 per cento dei migranti è regolare sul territorio. Per i respinti, Scullino chiede pullman per i Car

Ventimiglia. «A Ventimiglia, rispetto al 2019, si è registrato un calo dei delitti in genere del 34 per cento, specie delle ipotesi maggiormente afflittive, come le rapine con una flessione del 62,5 per cento, i furti negli esercizi commerciali sono diminuiti del 49 per cento e quelli per strada del 45 per cento. Abbiamo anche una riduzione del 33 per cento delle lesioni e delle violenze sessuali, un dato già basso, con cinque casi nel 2019 e uno nel 2020. In ultimo le estorsioni sono scese del 60 per cento». A dichiararlo è il prefetto di Imperia, Alberto Intini, che al termine del comitato sull’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito nella città di confine, ha fatto il punto su quanto emerso analizzando i rapporti stilati dalle forze dell’ordine presenti sul territorio.

A favorire il calo dei reati, con ogni probabilità, è stato anche il lockdown legato all’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha limitato la circolazione dei cittadini.

Un tavolo, quello di oggi, durato quasi tre ore, dalle 11.30 fino alle 14.10 circa, e incentrato particolarmente sul problema immigrazione che da sempre attanaglia Ventimiglia. A sollecitare un incontro con prefettura e vertici delle forze dell’ordine, era stato lo stesso sindaco Gaetano Scullino, preoccupato per la sua città dopo un recente episodio, il 6 novembre scorso, di microcriminalità: una rissa tra due stranieri e una coppia di italiani, un uomo e una donna, senza feriti; con i due stranieri che poco dopo si sono resi protagonisti di una aggressione in via Cavour, nei pressi della chiesa di Sant’Agostino. Un episodio menzionato anche dal prefetto: «Un soggetto solo è stato medicato per contusioni e lesioni al volto – ha spiegato Intini -. Peraltro i tre soggetti coinvolti sono stati fermati dalla polizia, che li ha identificati. Due di questi erano regolari e uno soltanto munito di provvedimento di espulsione».

Il prefetto ha quindi sottolineato come – negli ultimi tre mesi – si segnalino altri tre episodi con stranieri coinvolti, ma come parte lesa: uno vittima di un incidente ferroviario (è rimasto folgorato sul tettuccio di un treno per la Francia) e due protagonisti di un suicidio e un tentato suicidio. «Si tratterà di lavorare ancora di più sul controllo del territorio – ha aggiunto – e ci sarà un impegno anche maggiore sulla tratta ferroviaria ligure verso Ventimiglia per cercare di contenere i flussi in arrivo, che in questi giorni, in ragione probabilmente della ‘zona arancione’ sono calati notevolmente, anche se c’è ancora un flusso massiccio, che comporta un numero rilevante di respingimenti».

Dall’incontro è emerso, inoltre, che «il 70 per cento degli immigrati a Ventimiglia è regolare e non c’è ovviamente una possibilità coercitiva di allontanare una persona regolare dal territorio in cui può restare. C’è, poi, una percentuale del 30 per cento di irregolari che vengono muniti di provvedimenti di espulsione: 266 negli ultimi dieci mesi», ha dichiarato Intitni. Secondo il rappresentante di governo: «C’è un problema, e il sindaco lo ha sottolineato, di percezione di insicurezza da parte dei cittadini, che non corrisponde alla realtà: una valutazione soggettiva, percezione spesso irrazionale, dovuta a paura e situazioni contingenti e allarmi che qualche singolo episodio può comportare».

«Il fatto più positivo è che ormai è quasi pronto il protocollo di intesa, preparato dal Ministero, che dobbiamo ancora analizzare insieme alla Regione – ha detto il sindaco Gaetano Scullino -. E’ inoltre importante il fatto che si sia capito che il nuovo centro di transito per migranti non sarà a Ventimiglia, ma altrove». Il sindaco ha inoltre espresso soddisfazione sulla decisione di monitorare, a monte, gli arrivi di migranti irregolari che raggiungono Ventimiglia in treno.

«I dati oggettivi sono molto positivi, nel senso che sono diminuiti i delitti e questo mi rinfranca moltissimo – ha aggiunto – Ma ho ribadito che bisogna lavorare sulla tenuta degli arrivi, sull’accordo con la Francia per quanto riguarda i respingimenti e ho sottolineato come sia necessario ripristinare il servizio di accompagnamento ai Car di chi viene respinto: questo è un problema che speriamo di poter risolvere presto. Questo vai e vieni tra l’Italia e la Francia stressa anche moltissimo le forze dell’ordine, quest’anno ci sono stati 17mila respingimenti».

«Ringrazio il Prefetto che ha voluto riunire a Ventimiglia il Comitato di ordine e sicurezza perché ha capito la situazione in cui si trova Ventimiglia – ha aggiunto il sindaco -. C’è la consapevolezza che l’attenzione deve essere alta e bisogna continuamente tenere in seria considerazione tutto quello che succede. Tutte queste persone che girano per Ventimiglia, che cercano di attraversare i cinque valichi di frontiera, sicuramente non ci mettono nella condizione di poter vivere tranquillamente».

Non è ancora chiaro quanti siano i migranti a Ventimiglia, anche se Scullino parla di almeno 300 persone. «Sulla presenza dei migranti c’è un po’ di diversità di opinione: noi diciamo che sono alcune centinaia, che sono dislocate in tutta la città. Nell’area ferroviaria di Nervia sappiamo che c’è un dormitorio, stessa cosa nell’area del parco Roja dove c’erano le stalle degli animali. Non parliamo poi di Grimaldi, sia Inferiore che Superiore, dove la popolazione non è contenta e mi chiede continuamente di mandare vigili e forze dell’ordine – ha concluso -. Quindi c’è una situazione di degrado perché queste persone sono tante».

commenta