Imperia. Sta volgendo al termine la toccante esperienza che ha coinvolto 2 studenti del Ruffini di Imperia e la professoressa Nicla Tallone che, insieme ad una cinquantina di studenti provenienti da diverse scuole italiane, hanno partecipato alla 3 giorni in commemorazione del tragico naufragio avvenuto il 3 ottobre del 2013 a Lampedusa.
Ieri le toccanti testimonianze di Lillo, Costantino e Vito che hanno contribuito a salvare 47 vite umane 7 anni fa. Dolore, senso di impotenza, paura sentimenti di quella notte in cui, nonostante tutto sono andati avanti a cercare di salvare quante più persone potevano. E poi, a far riflettere i ragazzi presenti, la presenza dell’unica ragazza salvata che chiede ancora oggi perché due imbarcazioni, quella notte non abbiano partecipato a salvare i naufraghi e si siano invece allontanate.
Racconti e parole perché, come sottolinea Lillo: «Sono i giovani gli ambasciatori e coloro che possono fare, tradurre in azioni, gli insegnamenti, delle denunce oggi qui esposte». Manifestazione importante questa voluta dal comitato “3 ottobre” perché in questi contesti le parole contano e diventano davvero importanti perché sono pietre che serviranno a creare una strada che ancora non c’è ma che bisognerà costruire. Stamattina la cerimonia di commemorazione con tutti i ragazzi che si sono recati alla “Porta d’Europa”, momenti fondamentali per ricordare le vittime ma soprattutto per non dimenticare.
Domani il rientro e poi da lunedì ci sarà il tempo per raccontare e riflettere, per coinvolgere i compagni e spiegare che si può davvero cambiare la narrativa della storia degli immigrati, che non si deve tacere davanti alle ingiustizie e che i diritti umani devono essere rispettati sempre e ovunque.
commenta