Maglio 3

‘Ndrangheta in Liguria, in carcere quattro dell’estremo ponente: sentenza definitiva

Nell'ambito dello stesso processo sono stati condannati anche Onofrio Garcea a 7 anni e 9 mesi, 4 anni e 8 mesi a Rocco Bruzzaniti, tre anni e un mese per Raffaele Battista, 4 anni e 8 mesi per Antonino Multari e Lorenzo Nucera

cassazione

Ventimiglia. La Corte di Cassazione conferma la sentenza d’Appello nel processo legato all’operazione del Ros dell’Arma “Maglio 3″, contro la ‘ndrangheta calabrese in Liguria.

Sono sono stati condannati a sei anni (ed oggi condotti in carcere dai carabinieri) anche i quattro imputati finiti alla sbarra perché considerati, dalla magistratura inquirente, come dei “boss”: Benito Pepè, Fortunato e Francesco Barilaro, Michele Ciricosta . Avrebbero operato tra Bordighera e Ventimiglia e per loro l’accusa (confermata) era quella associazione per delinquere di stampo mafioso.

Nell’ambito dello stesso processo sono stati condannati anche Onofrio Garcea a 7 anni e 9 mesi, 4 anni e 8 mesi a Rocco Bruzzaniti, tre anni e un mese per Raffaele Battista, 4 anni e 8 mesi per Antonino Multari e Lorenzo Nucera.

Tra le motivazioni della condanna di Secondo Grado, ieri confermata, si legge questo: “La Corte Regolatrice – nel sottolineare che le articolazioni della ‘ndrangheta in Liguria sono proiezioni strutturalmente e funzionalmente identiche a quelle calabresi – ha evidenziato come la prova degli elementi caratterizzanti l’art. 416 bis c.p.(reato associativo di stampo mafioso ndr) si potesse desumere già solo dalla presenza di alcuni indici rivelatori del fenomeno mafioso: la segretezza del vincolo, i rapporti di comparaggio tra gli affiliati, l’uso di rituali per l’affiliazione o per la promozione degli accoliti, il rispetto del vincolo gerarchico, l’uso di un linguaggio criptico“.

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