L'esperienza

Incontri importanti per gli studenti del Ruffini di Imperia a Lampedusa

Toccante il racconto autobiografico di Abdullahi e l'intervento di Mpanzu Bamenga

Imperia. La 3 giorni degli studenti del Ruffini a Lampedusa ha preso davvero forma ieri mattina, quando al salone dell’aeroporto di Lampedusa, si sono avviati gli incontri con i protagonisti e gli esperti invitati. I momenti sono stati davvero formativi ed interessanti che oltre a far riflettere i ragazzi presenti all’iniziativa, saranno senz’altro oggetto di studio una volta rientrati.

Toccante il racconto autobiografico di Abdullahi, di nazionalità somala, che con vivida emozione, ha indicato i diversi paesi attraversati abusivamente per raggiungere Lampedusa, l’Italia, nell’anno 2008. Di notevole spessore è stata la riflessione circa la profonda ingiustizia vissuta da alcuni popoli che, a differenza di altri, quali la nostra società, non gode del diritto di libertà di movimento né di circolazione. Anche Ahamed, di nazionalità pakistana, ha raccontato con percepibile emozione il suo lungo e difficile viaggio, attraverso una “rotta” terrestre (non marittima). Egli, entrato in Italia nel 2013, non sapeva cosa fosse l’Europa, né l’Italia. L’iter per la sua richiesta di asilo è stato lungo e dopo esser stata respinta in molte città, finalmente è stata accolta a Torino.

Resterà senz’altro indimenticabile anche l’intervento di Mpanzu Bamenga, consigliere della città di Endhovein e consulente del presidente Obama, che, con tono umile ed il sorriso limpido e pulito, ha sintetizzato la sua vita, iniziata con la sofferenza di chi subisce soprusi ma che non si arrende mai. Narra di una vita trascorsa a studiare, laureandosi alla facoltà di “diritto”, avendo compreso che le norme giuridiche, con le quali venivano realizzate le differenze e le ingiustizie, sono frutto dell’uomo. È quest’ultimo, quindi, che deve cambiare assieme alla sua legislazione. Egli ha evidenziato, proprio per i ragazzi, le differenze tra migrazioni e la mobilità, la figura del rifugiato e del migrante, così come le varie forme, anche in termini di tolleranza sociale, di migrazioni.

Definite le condizioni oggettive per acquisire la qualità di rifugiato ha ribadito l’importanza del rispetto dei diritti umani, diritti che ogni uomo (cittadino o migrante) possiede in quanto tale. Oggi egli ha la cittadinanza olandese e si batterà sempre per il riconoscimento dei diritti umani. Racconti, esperienze di vita e lezioni che lasceranno il segno e contribuiranno certamente a rendere cittadini più consapevoli gli studenti.

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