Il protocollo

Il ritorno della pandemia non ferma le nascite, due parti covid gestiti all’ospedale di Imperia

Entrambe le neo mamme sono state seguite fino al momento del travaglio in Ginecologia per poi affrontare il parto al San Martino di Genova

ostetricia imperia dritta

Imperia. Due parti che danno speranza perché riusciti senza imprevisti nonostante le neo madri avessero contratto il Covid-19 durante la gravidanza. E’ una storia a lieto fine quella che proviene dal reparto di Ginecologia del capoluogo che nelle ultime due settimane si è trovato a gestire un paio di casi di coronavirus scoperti nel percorso pre-parto.

Entrambe le partorienti, risultate positive ai controlli, sono state seguite fino all’ultimo dalle ostetriche dirette dal dottor Pierluigi Bracco, prima di essere trasferite per il momento più bello e impegnativo, quello del parto vero e proprio, al San Martino di Genova dove vengono effettuati tutti i parti cosiddetti “covid”, come da protocollo regionale attivo in tutte le Asl liguri.

Il percorso alla nascita. «La nostra azienda, come tutte le Asl liguri, ha adottato un Percorso Nascita Gravidanza a Termine in corso di Pandemia Covid-19. Il fine del percorso – spiega il primario, dottor Bracco – è quello di assicurare il parto e la degenza in sicurezza, sia alle gestanti che al personale addetto ai punti nascita della Regione Liguria, così da evitare la trasmissione del virus SARS CoV 2 tra le gravide ricoverate, tra queste e i neonati o tra queste e il personale sanitario.

Il percorso prevede, come stabilito da Alisa, l’invio all’Ostetricia dell’ospedale San Martino di Genova (Centro Regionale HUB) di tutte le gravide positive al SARS Cov 2 al momento del parto. Gli altri punti nascita della Regione Liguria, metropolitani o provinciali, vengono considerati Covid free e debbono utilizzare procedure e risorse per rimanere tali.

Dalla 37^ settimana tutte le gravide vengono sottoposte a tampone nasofaringeo per SARS CoV 2 (TNF) nei rispettivi distretti di residenza. Negli stessi ripetono il TNF ogni sette giorni fino al parto. Le gravide che risultano persistentemente positive al SARS CoV 2 vengono adeguatamente istruite su quanto debbono fare. Ai primi sintomi del parto avvertono il 112 che è già a conoscenza della presenza di questi casi. Anche il Centro HUB regionale è ha conoscenza degli stessi, così come ha a disposizione tutta la documentazione relativa alla gravidanza delle partorienti SARS Cov 2 positive che viene inviata dai territori e discussa con i colleghi del San Martino.

Continua Bracco: «Nei due casi che abbiamo affrontato di recente a Imperia, l’applicazione del protocollo ha comportato il trasporto con un’ambulanza attrezzata e dedicata delle partorienti dal domicilio al pronto soccorso dell’ospedale di Imperia, qui hanno eseguito gli accertamenti ostetrici di routine in ambiente preordinato.

Quando la partoriente si trova in iniziale travaglio di parto e le condizioni logistiche sono favorevoli – viabilità, meteo – viene accompagnata dagli operatori dell’Ostetricia dell’ospedale di Imperia, nella stessa ambulanza d’arrivo, al centro regionale HUB del San Martino, esattamente come è avvenuto nei due casi recenti. Di contro, se è in travaglio di parto avanzato o le condizioni logistiche non sono favorevoli, la partoriente accede alla sala parto urgenze Covid-19 del nostro nosocomio. Lì il personale ostetrico, dotato di appropriati strumenti di protezione individuale, prosegue nell’assistenza al parto», conclude il primario.

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