Il bilancio

Il questore Milone in visita a Ventimiglia alluvionata, «Lavoriamo per dare identità ai corpi senza nome»

«Sono venuto a dare vicinanza e solidarietà, innanzitutto ai colleghi delle forze di polizia che non hanno esito a buttarsi nel fango per cercare di prestare soccorso a tutta la popolazione»

Ventimiglia. Dieci corpi, otto ancora senza un nome. Sono quelli trascinati dal fiume e dal mare e rinvenuti sul litorale tra Ventimiglia e Santo Stefano dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la Val Roja e l’Imperiese. «Al momento il bilancio è di dieci corpi, due dei quali sono già stati identificati. Uno è un operaio, il secondo molto probabilmente proviene da un cimitero francese investito da un’ondata di piena, che ha portato i resti fino a valle. Per il resto sono in corso le attività di identificazione in stretto raccordo con la Procura». E’ il bilancio tracciato stamani a Ventimiglia dal questore Pietro Milone, giunto in città per portare la sua solidarietà ai colleghi delle forze dell’ordine e ai ventimigliesi, duramente colpiti dall’alluvione. «Sono venuto a dare vicinanza e solidarietà, innanzitutto ai colleghi delle forze di polizia che non hanno esito a buttarsi nel fango per cercare di prestare soccorso a tutta la popolazione – ha detto – .Ho ringraziato personalmente gli uomini del commissariato e delle altre forze di polizia. Ho visitato anche la caserma della guardia di finanza, che è stata duramente colpita, perché invasa da acqua e fango ed ho portato solidarietà al sindaco e alla comunità intemelia».

Il questore è intervenuto sul caso dei numerosi cadaveri recuperati in mare. Dei dieci uno solo è stato recuperato nel fiume Roya e si tratta dell’operatore ecologico Carmelo Alfano, di Airole, travolto nella notte tra venerdì e sabato dall’ondata di piena del fiume Roja mentre si stava recando al lavoro a Ventimiglia. Sulla battigia antistante corso Trento Trieste, invece, sono giunti i resti di un  cadavere proveniente dal cimitero alluvionato di Tenda, in val Roya.

Degli altri otto corpi ancora non si sa nulla. «Lavoriamo con i carabinieri per risalire all’identità di queste persone – ha aggiunto il questore -. Non abbiamo denunce di scomparsa e dobbiamo, quindi, correlarci con le autorità francesi per vedere se dalle loro denunce di scomparsa, ci possa essere una corrispondenza con i corpi recuperati».

Alla visita del questore erano presenti anche il sindaco Gaetano Scullino e il vicequestore Saverio Aricò, dirigente del commissariato di polizia di Ventimiglia.

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