Il caso

Camporosso, vilipesa la statua di Padre Santo. La rabbia del sindaco Gibelli: «Atto esecrabile»

Gli autori sarebbero dei ragazzini: indagini in corso

padre santo camporosso

Camporosso. La statua di Padre Santo, posta in una nicchia della facciata della chiesa di san Marco Evangelista, nella piazza che porta il nome del religioso tanto amato dai camporossini, è stata oltraggiata da ignoti. Intorno alla testa della scultura è stata appoggiata la pubblicità di un profumo di marca: il “montaggio” fa sembrare il santo un uomo muscoloso e tatuato che stringe in mano una coppa.

Un gesto, quello compiuto ieri, fortemente condannato da tutta la comunità camporossina che al venerato concittadino Giovanni Croese (nome di San Francesco Maria da Camporosso, conosciuto appunto come Padre Santo), è particolarmente devota.

Dure le parole del sindaco Davide Gibelli, che ha condannato il gesto: «E’ un episodio riprovevole che non solo offende la figura del nostro Santo e tutti i camporossini devoti – ha detto il primo cittadino – Ma che dà anche un’immagine negativa, e immeritata, di tutto il paese. Sono rattristato per quanto accaduto. Stiamo facendo le indagini per risalire ai responsabili del gesto che saranno sicuramente denunciati». 

«Si tratta con ogni probabilità dell’azione ascrivibile a qualche ragazzino – aggiunge Gibelli -. Potremmo definirla una “bravata”, ma è molto grave. Soprattutto perché riguarda il contesto familiare: i genitori dovrebbero essere più attenti a quello che combinano i propri figli». 

 

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