L'iniziativa

Rezzo aderisce alle Giornate del Patrimonio: riflettori accesi su Cenova per illuminarla dopo l’alluvione

Sabato 26 e domenica 27 settembre velate due delle sue meraviglie nascoste, il Museo e le Strade della Pietra

Rezzo. Rezzo ha aderito alle Giornate del Patrimonio: sabato 26 e domenica 27 settembre saranno svelate due delle sue meraviglie nascoste: il Museo e le Strade della Pietra.

Da qualche tempo anche Rezzo, si unisce all’iniziativa dell’Unione Europea, un evento culturale importante, partecipato, a cui aderiscono moltissimi Enti e istituzioni. Quest’anno si tratta di una partecipazione ancora più accorata, nuova luce su Cènova e la Scuola dei Lapicidi.

Perché nuova luce? Perché, come si legge sui social, Cènova è tristemente approdata agli onori della cronaca per i tragici eventi che l’hanno coinvolta nel novembre 2019: la frana, l’inagibilità, gli sfollati, l’oratorio semi-distrutto, le colate di fango. Sono problemi notevoli, non del tutto risolti, è vero, ma in questi mesi è stato fatto molto: i cantieri non si sono mai fermati, neanche nel periodo della chiusura totale dovuta alla pandemia. Continuavano i lavori dell’ex Morandi a Genova, e continuava, più dimessa e dietro le quinte, la messa in sicurezza di Cènova. Ed è anche – non solo, ma anche – questo che vorremmo si sapesse. Cènova ha le risorse per rinascere, lo sta facendo; è candidata a diventare un luogo del cuore FAI; è un borgo tranquillo, pulito, soleggiato, abbracciato dalla pietra.

Questa pietra, la colombina, è la materia povera con cui abilissimi artigiani, nel Medioevo, complice una creatività vivace e una maestria non comune nel lavorare con lo scalpellino, iniziarono a creare piccoli capolavori.

La voce si sparse subito, veloce, dai palazzi del clero alle corti della nobiltà locale: e questi artisti si ritrovarono, quasi inconsapevolmente, parte di un progetto ben più importante della semplice costruzione di case e muri a secco: dare lustro a casate, abbellire chiese e portali, insomma: esprimere attraverso la loro singolare arte il buon gusto, l’importanza, il prestigio dei committenti.  A fare da sfondo la storia di un entroterra strategico, racchiuso fra mare e Alpi, crocevia dei vivaci scambi commerciali della via del Sale, conteso, fra intrighi e congiure, da Savoia e Genovesi.

Sabato 26 e domenica 27 settembre saranno svelate queste meraviglie nascoste: il Museo e le Strade della Pietra. Per informazioni e prenotazioni: Rezzo.turismoecultura@gmail.com oppure 375/ 634 2236
(ore 18:00-21:00)

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