Nella terra dei canguri

Lavoro, destinazione Australia: le professioni più richieste e le procedure per trasferirsi

Il mercato del lavoro italiano non sempre è in grado di offrire opportunità allettanti o prospettive esaltanti, motivo per il quale spesso i ragazzi sono disposti a mettersi in gioco e a cercare possibilità anche dall’altra parte del mondo

Riviera24- Australia

Il mercato del lavoro italiano non sempre è in grado di offrire opportunità allettanti o prospettive particolarmente esaltanti, motivo per il quale spesso i ragazzi sono disposti a mettersi totalmente in gioco e a cercare possibilità anche dall’altra parte del mondo. Vediamo quindi come fare per andare a lavorare in Australia e quali sono i lavori più ricercati e le procedure burocratiche che è necessario seguire per trasferirsi e avviare una nuova vita nella terra dei canguri.

Le professioni più ricercate in Australia

Quando si sceglie di trasferirsi in Australia è bene andare a dare uno sguardo alle Skills Occupation Lists. Si tratta di elenchi di professioni tra le più richieste nel paese che il governo aggiorna ogni sei mesi e con cui determina chi può ottenere uno sponsor per lavorare in Australia.

In generale, i settori più gettonati per cercare lavoro in questo paese così lontano sono: turismo e ristorazione, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di camerieri, lavapiatti, baristi, chef, aiuto cuochi, pizzaioli; agricoltura, in cui spesso chi non conosce bene la lingua e non ha grandi esperienze pregresse sceglie di fare il raccoglitore di frutta, mestiere in cui però inaspettatamente c’è un alto grado di competizione; edilizia e urbanistica, in cui i datori di lavoro cercano muratori, falegnami e architetti; ingegneria, un campo che richiede sicuramente più specializzazione ma che offre senz’altro lavoro che si tratti di ingegneria civile, meccanica, elettronica, biomedica o chimica.

Le procedure per andare a lavorare in Australia

Ovviamente, recarsi in un paese così lontano e diverso dall’Italia com’è l’Australia richiede diversi step da seguire. Prima di parlare della classica richiesta del visto, elemento sempre fondamentale per andare a vivere stabilmente nel paese, è bene parlare anche del problema trasloco.

Portare tutti i propri averi in un luogo così distante non è di certo semplice, motivo per il quale può essere utile affidarsi ad aziende specializzate in traslochi intercontinentali, come Blissmoving ad esempio, che consentono di programmare il trasferimento in totale sicurezza e tranquillità.

Passando invece al tema del visto, ne esistono di diversi tipi e non tutti includono il permesso di lavoro, come il visto turistico o quello per studio. Tra i più diffusi c’è sicuramente il working holiday visa, che è specifico per chi ha meno di 31 anni e vuole mescolare un’esperienza di vacanza al lavoro, per una durata non superiore ai due anni. Il lavoro part time si può ottenere in Australia anche tramite lo student visa, utilizzato da chi va a studiare magari la lingua inglese mentre esercita un mestiere. Lo sponsor visa si può richiedere quando un datore di lavoro si impegna ad assumere e a permettere al lavoratore la specifica richiesta di visto per un periodo tra i due e i quattro anni, mentre lo skilled visa è il documento definitivo con cui stabilirsi in Australia in modo permanente. Per tutte le richieste di visto è possibile far riferimento, e inviare la domanda, al sito del Governo australiano.

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